Il Giudice respinge l’appello di un autotrasportatore: ha confermato il buon funzionamento e la corretta taratura dell’apparecchio utilizzato per il rilevamento della velocità.
Monza – La sanzione per eccesso di velocità rilevata dall’autovelox è legittima. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Monza in merito al ricorso di un autotrasportatore sanzionato.
Il fatto risale al 29 novembre 2020 quando un mezzo, appartenente a una ditta di autotrasporti, stava percorrendo la S.P. ex S.S. 35 Milano-Meda al Km 133+354, in direzione Milano, nel comune di Paderno Dugnano. Il conducente procedeva a una velocità di 117,0 Km/h, quando il limite per i mezzi pesanti in quel tratto di strada è fissato in 70,0 Km/h. La sanzione per il conducente è stata pari a 1.108,50 euro con decurtazione di sei punti della patente di guida.
Il ricorso alla sanzione
La ditta di autotrasporti aveva presentato ricorso alla contravvenzione, sostenendo che l’autovelox non fosse stato tarato correttamente, in quanto dal localizzatore GPS “visirun”, in dotazione sul mezzo aziendale, sarebbe emerso che la velocità del mezzo era compresa tra i 58,7 km/h e i 63,1 km/h. Secondo loro, un autoveicolo stava transitando nel medesimo tratto contemporaneamente, ma a velocità più sostenuta. Inoltre, la ditta sanzionata sosteneva che in quel tratto di strada il limite di velocità fosse di 100km/h e non 70km/h.
Il Giudice di pace di Monza aveva rigettato il ricorso nel settembre 2021, confermando il verbale di contestazione. In particolare, evidenziando che “il mero rilievo della velocità effettuato dal GPS privato è insufficiente a dimostrare quale prova in giudizio del buon funzionamento e della taratura dell’apparecchio utilizzato per il rilevamento della velocità”.
La sentenza definitiva
La ditta di autotrasporti non si è arresa, appellandosi alla decisione del Giudice di Pace. Città Metropolitana di Milano ha resistito all’impugnazione, insistendo per il rigetto dell’appello e per la definitiva ed integrale conferma della sentenza di primo grado.
Lo scorso 11 maggio il Tribunale di Monza si è espresso definitivamente dando ragione a Città Metropolitana di Milano circa la legittimità della sanzione e il corretto funzionamento del rilevatore di velocità.