SONDRIO – È stato firmato venerdì dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dal presidente di Anas Gianni Vittorio Armani il protocollo d’intesa per la valorizzazione turistica della strada statale 38 “dello Stelvio” nell’area del Parco Nazionale.
La statale 38 “dello Stelvio”, progettata dall’ingegner Carlo Donegani e costruita agli inizi del XIX secolo, rappresenta un unicum tra gli itinerari stradali per la valenza ambientale e paesaggistica del territorio attraversato oltre che per le caratteristiche del tracciato, tanto da divenire una delle mete predilette per i ciclisti e i motociclisti. Infatti, l’arteria, via di comunicazione tra la Valtellina e l’Alto Adige, è anche una delle più importanti tappe del Giro d’Italia.
“Il protocollo firmato oggi – ha dichiarato Gianni Vittorio Armani – testimonia la fattiva collaborazione tra Anas e gli Enti territoriali e segna un cambio di passo per la statale 38 perché consente di definire interventi mirati a valorizzare l’arteria in chiave turistica e paesaggistica, facendone il portale di accesso all’area dello Stelvio puntando a coniugare sostenibilità e compatibilità ambientale”.
Il progetto si articola due fasi: la prima, che si concluderà entro 90 giorni, prevede la costituzione di un gruppo di lavoro tra Regione Lombardia e Anas con l’obiettivo di elaborare un piano condiviso che identifichi le azioni realizzabili e le risorse necessarie per conseguire le finalità del progetto; la seconda fase, invece, prevede la condivisione e l’attuazione del piano dettagliato di interventi attraverso la firma di un atto aggiuntivo al protocollo.
Anas, ente gestore della statale dello Stelvio nel tratto lombardo, metterà in campo le proprie risorse umane e gli strumenti per supportare tecnicamente il gruppo di lavoro sugli aspetti di carattere stradale e viabilistico.
Finora sulla statale, il cui percorso riprofila antiche mulattiere e tracciati storici, Anas è intervenuta con singoli lavori di manutenzione anche in seguito a slavine che ne avevano compromesso la funzionalità. La statale, infatti, arriva fino al Passo dello Stelvio che con i suoi 2.758 metri è il secondo valico alpino automobilistico più alto.
“Tra i primi cambiamenti – ha spiegato Armani – c’è quello di lasciare aperta il più possibile la statale 38 fino al Passo dello Stelvio durante il periodo invernale. Per questa ragione Anas sta predisponendo uno studio, corredato da uno specifico impianto strumentale di monitoraggio, sull’andamento delle precipitazioni nevose e del rischio valanghe per programmare le attività di sgombero neve e pronto intervento. Inoltre, lo studio si propone di definire i progressivi incrementi della fruibilità invernale del Passo, consentendo di valutare l’efficienza e il potenziamento delle opere di protezione nelle zone soggette al pericolo valanghe e di individuare i periodi durante i quali la strada non potrà essere percorribile per motivi di sicurezza”.