La scuola dell’infanzia A.Piloni celebra un secolo di storia

Tempo di lettura: 3 minuti
scuola piloni bonacina

Domenica una giornata dedicata all’importante traguardo della Scuola dell’Infanzia di Bonacina

In programma una serie di eventi dedicati alla bellezza, all’educazione e alla comunità

LECCO – Il quartiere di Bonacina è pronto a festeggiare un traguardo importante: il centenario della scuola dell’infanzia “A. Piloni”. Da 100+1 anni, questa istituzione è stata un punto di riferimento educativo e sociale per generazioni di bambini e famiglie del rione. Una storia lunga e ricca iniziata grazie alla generosità del fondatore Cavalier Antonio Piloni nel 1923, che ha attraversato periodi di guerra, trasformazioni sociali e innovazioni educative, ma che ha sempre mantenuto al centro i valori della comunità e dell’educazione.

In occasione di questo importante anniversario, l’evento ospiterà le autorità locali – tra cui il sindaco Mauro Gattinoni – e sarà aperto ad alunni, maestre, personale ausiliario di ieri e oggi e a tutta la comunità. Sarà possibile visitare la struttura e vivere momenti di condivisione intergenerazionale, con i bambini di oggi coinvolti attivamente nei preparativi della celebrazione.

Una scuola che promuove la bellezza

Il tema della bellezza sarà il fulcro della celebrazione, con l’obiettivo di ricordare a tutti l’importanza di un ambiente curato, ordinato e armonioso, come chiave per il benessere dei più piccoli. Ispirata ai principi montessoriani, la scuola dell’infanzia A.Piloni ha abbracciato da anni questo approccio educativo, riconoscendo il potere calmante e rigenerante di un ambiente che invita al “bel fare”. Come diceva Maria Montessori, la bellezza di uno spazio ben organizzato aiuta i bambini a ricaricarsi e a trovare serenità nel lavoro e nel gioco.

Un dialogo tra passato, presente e futuro

Durante la festa, il giardino della scuola si trasformerà in una galleria a cielo aperto, con centinaia di fotografie che ripercorrono i momenti più belli della sua storia. I visitatori potranno immergersi in un viaggio nel tempo, vedendo come la scuola è cambiata e si è adattata, pur rimanendo fedele ai suoi principi fondatori.

A tal proposito, sono stati raccolti in un opuscolo anche aneddoti e racconti proprio dagli stessi, un tempo, bambini frequentanti la scuola. Tra i più toccanti, spiccano quelli di chi ha vissuto la scuola negli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale. Emiliano G. ricorda le suore che portavano i bambini al sicuro nelle cantine durante i bombardamenti, mentre cercavano di distrarli facendo togliere i germogli dalle patate di scorta. Nonostante il pericolo, i bambini dell’epoca vivevano l’asilo come un rifugio sicuro, dove continuavano a imparare e giocare, protetti dalle terribili vicende che si svolgevano all’esterno.

Francesco C. racconta invece un episodio memorabile legato alle cuffie delle suore, culminato in uno schiaffo a scuola e a casa dopo aver tolto loro il copricapo. “L’ho ciapada e l’ho metuda via!”. Un altro ricordo evocativo è legato ai funerali locali, per i quali i bambini indossavano una divisa speciale, affrontando anche condizioni climatiche avverse come la neve, che rese un corteo funebre particolarmente difficile. “Con le braghette corte, con su la mantellina! …so che siamo arrivati a casa che io ero mezz gelaa!”

La rete dei 100+1

Per simboleggiare l’unione tra passato, presente e futuro, verrà realizzata una “rete” speciale. Un’opera collettiva a cui tutti potranno partecipare e che rappresenta la continuità e il legame profondo che la scuola dell’infanzia ha creato in questi 100 +1 anni. Le spolette montessoriane, simbolo dell’ordine e della bellezza, saranno il filo conduttore di questo gesto simbolico.

Concorso sulla bellezza

Per coinvolgere ulteriormente la comunità, verranno premiati i partecipanti del concorso fotografico “La mia Bellezza – tracce naturali di un percorso di crescita”. Legato alla bellezza nella natura, ciascun partecipante è stato chiamato ad esprimere, attraverso le immagini, la propria idea di bellezza. “E invece il 100 c’è”, diceva Loris Malaguzzi, pedagogista di fama, a sottolineare che ogni interpretazione della bellezza è valida e preziosa, proprio come ogni bambino che ha attraversato le porte della Scuola dell’infanzia A.Piloni.