Lettera. La replica: “I disagi? Per gli autisti dei bus, colpa dell’inciviltà”

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Spett.le Direttore e Spett.le Redazione,

oggi ho letto la lettera di un cittadino che avete pubblicato che ha per titolo ‘Tutti in coda, dietro i pullman che sostano sulla carreggiata’.

Premetto che mi firmo e le dico chi rappresento in azienda, ma è come cittadino che desidero farle presente alcune cose.

Sono rimasto allucinato per quanto scritto e per come è scritto, bene precisare che i Signori Autisti svolgono un pubblico servizio che copre le esigenze di trasporto dei cittadini, che effettuano linee e orari che i concessionari delle linee eserciscono.

Come sono le strade della Città di Lecco e dell’ hinterland sono bene note e le piazzole riservate ai bus che permettono alle auto dietro lo stesso di defluire, non sono moltissime e quelle poche sono costantemente occupate da auto in sosta irregolare.

Non comprendo le intolleranze espresse, se proprio si vuole parlare di fastidio ed intralcio che si vada a verificare quanto il servizio incontra,  problemi dovuti all’inciviltà o alla presunzione di chi costantemente posteggia irregolarmente al capolinea di Rancio, in Via Quarto, a Chiuso, in Acquate, ai capolinea delle linee circolari presso l’Ospedale Manzoni, per fare degli esempi.

Rendersi conto a quanto, in termini di stress, devono subire gli autisti per districarsi nel traffico, di quanto debbano pazientare con gli utenti arrabbiati per i ritardi  conseguenti; questi si che sono problemi.

Occorre essere grati all’Azienda che rende il pubblico servizio ed in particolare agli autisti per il lavoro che fanno, pur in condizioni di disagio, altro che perdere tempo per i comodi loro…”

Dario Luca Ripoli
Coordinatore di Esercizio
Linee Lecco S.p.A.