Nuovo lungolago, una raccolta firme per salvare i parcheggi

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Parlano i commercianti: “Progetto condivisibile, ma i parcheggi servono”

Già centinaia le firme raccolte per presentare una petizione all’amministrazione comunale

LECCO – “Siamo preoccupati per le nostre attività, non lo neghiamo, pur condividendo il progetto del Comune e la necessità per la città di avere un lungolago più decorso e vivibile”. E’ il pensiero dei tanti commercianti che hanno la propria attività tra Piazza Cermenati e le Caviate, l’area che a breve verrà interessata dai lavori di riqualifica del lungolago che comporteranno la rimozione dei posti auto presenti, 80 circa, per fare posto alla pista ciclabile. Una rimozione che non verrà effettuata in blocco, come più volte precisato dall’amministrazione comunale, ma per gradi (20-30 posti all’anno).

I parcheggi sul lungolago tra le Caviate e la Malpensata, saranno rimossi per fare spazio alla pista ciclabile

La rassicurazione per i commercianti ‘lascia il tempo che trova’: “Di fatto ci troveremo senza più parcheggi, un problema non solo per noi che lavoriamo, ma anche per i residenti e per i nostri clienti”. Qualcuno non nega il timore più grande, quello di essere costretto a chiudere i battenti: “Ho la mia attività qui dal 1975 – ci racconta Osvaldo Riva del negozio di pesca sportiva – speravo di festeggiare i 50 anni del negozio a Lecco, la mia città, ma mi sa che toccherà rinunciarci. Senza la possibilità di parcheggiare i clienti non verranno, già fanno fatica ora che i posti auto ci sono”.

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Un cittadino che firma la petizione

Da poco più di una settimana commercianti e residenti stanno raccogliendo firme per presentare all’amministrazione comunale una petizione con formale richiesta di rivedere almeno in parte il progetto, mantenendo alcuni parcheggi e aree di sosta, anche per i residenti (in particolare in via Malpensata e in via Spirola). Centinaia le firme raccolte in pochi giorni e l’idea è quella di organizzare anche un’iniziativa più visibile con un gazebo. A sostenere la loro battaglia anche il consigliere comunale Peppino Ciresa che durante l’ultimo consiglio comunale aveva chiesto all’amministrazione di tornare sui propri passi, lasciando la possibilità di parcheggiare almeno nel tratto che da via Capodistria sale verso le Caviate: “Qui la strada è molto ampia – ribadisce Ciresa – ci sarebbe la possibilità di realizzare la ciclabile mantenendo gli stalli”.

“Crediamo che Lecco debba essere valorizzata e promuoviamo i cambiamenti purchè gli stessi non siano a scapito dei cittadini che risiedono nella zone e/o esercitano attività commerciali” si legge nella proposta di petizione da fare firmare distribuita nelle diverse attività della zona (tratta Imbarcadero-Caviate).

ristorante curcuma“Vogliamo sia chiaro questo punto in particolare – spiegano le sorelle Sandeep e Aman Singh del ristorante indiano Curcuma – siamo favorevoli a questo progetto che porterà senz’altro benefici al lungolago e alla città, soprattutto per i turisti, ma dall’altra parte per chi lavora o vive qui i disagi saranno notevoli e non c’è un’alternativa davvero comoda per ovviare a questa mancanza”.

Luca della vicina pizzeria Visinikò commenta: “Il progetto è molto bello ed interessante ma la perdita dei parcheggi vicini alle attività avrà sicuramente conseguenze negative. Nel fine settimana in particolare capita che i clienti debbano disdire la prenotazione perché non riescono a parcheggiare l’auto, questa per noi è chiaramente una perdita e non vorremmo che le difficoltà si acuissero. Speriamo che venga proposta un’alternativa”.

petizione lungolago parcheggiPiù avanti, il ristorante indiano Punjab e la vicina pizzeria vedono con preoccupazione la rimozione dei posti auto proprio di fronte alle loro attività che verranno anch’essi eliminati: “Si potessero lasciare almeno questi stalli per noi farebbe una bella differenza. Stiamo raccogliendo tante firme, dai cittadini stiamo ricevendo un apprezzato supporto, auspichiamo che l’amministrazione ci ascolti e abbia a cuore anche il nostro diritto di lavorare” concludono.