Una fondazione di partecipazione per gestire il ‘nuovo’ Teatro della Società

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teatro della società di lecco
Il Teatro della Società

Il modello giuridico è stato oggetto di analisi nei lavori della commissione IV

La soluzione piace: “Garantirebbe la partecipazione della comunità alla vita del teatro”

LECCO – Il modello gestionale per il ‘nuovo’ Teatro della Società in fase di restauro potrebbe essere una fondazione di partecipazione. Lo strumento è stato illustrato nel corso della commissione IV dello scorso giovedì da Ciro D’Aries, dell’omonimo studio di consulenza che sta affiancando il Comune di Lecco per individuare il modo migliore di gestire lo storico teatro di Piazza Garibaldi, chiuso dal 2017 ma prossimo alla riapertura (se tutto va bene, entro la fine dell’anno).

“Si tratta di un modello giuridico che parte dalla finalità di condividere un percorso – ha spiegato D’Aries – in questo caso di tipo sociale-culturale, per fare sì che non sia direttamente il Comune a gestire lo spazio ma un organismo a esso strettamente collegato. Questi modelli sono già sperimentati con successo in altri importanti teatri e istituti culturali della regione, cito come esempio La Scala e la Triennale di Milano”.

La fondazione è costituita da soci che potranno via via fare parte dell’organismo: “Questo modello di gestione è sempre ‘aperto’ – ha spiegato il consulente – unisce l’elemento personale tipico delle associazioni all’elemento patrimoniale tipico delle fondazioni”. Come ricordato, poi, “l’ente giuridico nasce solo se sussiste il fondo di donazione, che in questo caso c’è, e può essere alimentato dai soci della fondazione che possono essere soggetti pubblici, enti privati ed anche normali cittadini, intenzionati a dare il proprio contributo”.

I soci potranno essere di diverse tipologie: “Si distinguono i fondatori e partecipanti, che vengono ammessi a fare parte della fondazione a fronte del versamento di una quota, gli aderenti, che contribuiscono una tantum e i sostenitori che invece contribuiscono con modalità non finanziarie – ha spiegato il consulente che ha poi illustrato i vantaggi di questo modello gestionale. – La fondazione di partecipazione può adeguare la sua struttura allo scopo e, in questo caso, consentirebbe una proficua collaborazione tra pubblico e privato, garantendo al nuovo ente un’autonomia giuridica e patrimoniale con vantaggi anche fiscali”.

L’approfondimento di questa tipologia di gestione da parte della commissione IV proseguirà ancora a febbraio, quando è prevista una nuova seduta. Intanto, i consiglieri si sono dichiarati favorevoli all’iniziativa: “Finalmente stiamo per riaprire il Teatro – ha detto Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) – credo sia fondamentale ricordare che deve diventare patrimonio di tutti e questa formula garantisce sicuramente la più ampia partecipazione”.