LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Cari Consiglieri
La conferenza dei Sindaci dell’ATO Lecco, nella seduta del 14 maggio, ha dato orientamento di scelta per l’affidamento del Servizio idrico a Idroservice, un atto molto grave che disattende i Referendum del 2011.
La decisione di affidare la gestione ventennale del servizio idrico a Idroservice , una società di secondo livello, creata all’interno di Lario Reti Holding, non risponde non solo al risultato referendario ma neppure ai vincoli che la legge prevede per l’affidamento pubblico diretto: infatti Idroservice , essendo una società di secondo livello, non risponde al requisito fondamentale del controllo analogo, in quanto l’unico organismo societario di Idroservice è un Consiglio di Amministrazione scelto e controllato da Lario Reti Holding e pertanto non dai Comuni.
La stessa mancanza dei requisiti è stata ben evidenziata da Anea, nel proprio (costoso) parere in cui ha attestato che quello di Idroservice è il modello societario meno idoneo a ricevere un affidamento diretto “in house”.
In tal senso riteniamo fuorviante e assolutamente improbabile l’intento, affermato da alcuni sindaci, che hanno “promesso” di modificare l’assetto societario di Idroservice e altrettanto fuorviante dichiarare attraverso il voto che l’affidamento a Idroservice come società di secondo livello è temporaneo e propedeutico alla fuoriuscita da Lario Reti Holding: ribadiamo che la legge prescrive che i requisiti per l’in house devono essere posseduti fin dal momento in cui si riceve l’affidamento.
Ma riteniamo altrettanto grave l’atteggiamento di alcuni amministratori come il Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che si sono fatti artefici attivi di questa scelta prima e durante la Conferenza dei Sindaci e hanno votato in maniera opposta e difforme dal loro voto in Consiglio Comunale e soprattutto dal mandato ricevuto dallo stesso Consiglio Comunale, che chiedeva in modo inequivocabile l’affidamento diretto a una società di primo livello, escludendo di fatto Idroservice.
Cari Consiglieri
La scelta effettuata non è ancora definitiva e formalmente compiuta, c’è quindi l’occasione con una vostra inequivocabile iniziativa di chiedere al vostro Sindaco nelle diverse sedi decisionali, quali l’Ufficio d’Ambito e la Conferenza dei Sindaci, in cui gioca un ruolo di rilevanza, di ottemperare al mandato che inequivocabilmente gli è stato conferito.
Gli strumenti per chiedere ai Sindaci di Lecco, Osnago ed Olgiate Molgora l’ottemperanza al loro mandato sono tanti, informali e formali: dalla lettera, all’ordine del giorno, dall’invito, alla censura, dalla richiesta inibente, alla diffida.
Noi ci aspettiamo da Voi Consiglieri un atto preciso in questa direzione.
Ciò che non ci sembra corretto, è l’ipotesi di praticare un ulteriore passaggio in Consiglio Comunale per ratificare una scelta sostanzialmente già fatta e quindi per correggere il mandato a posteriori. Sarebbe una evidente furbizia, priva di spessore morale e istituzionale.
Ne andrebbe, come ne è già andato, del rapporto fiduciario non solo nei confronti tra Sindaco e Consiglieri ma tra Consiglieri e cittadini, ripetutamente traditi .
La possibilità del riscatto è nelle vostre mani e in quelle dei vostri sindaci.
Comitato Lecchese acqua pubblica e beni comuni