Aspra critica alla Maratonina di Lecco

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Con 3 amici (di squadre differenti) ci siamo recati a Lecco per correre la Maratonina che credevamo ,vista la location, potesse essere una bella gara.
Aihmè ci sbagliavamo! A dire il vero qualche recensione negativa circa la predente edizione l’avevo letta ma pensavo che, proprio per questo motivo, gli errori organizzativi sarebbero stati corretti.
Partiamo dall’inizio: anzitutto il costo dell’iscrizione (25€ + spese varie= oltre 28€) faceva pensare ad un interessante pacco gara ma le nostre aspettative sono state deluse in quanto, lo stesso, conteneva una bottiglietta d’acqua da ½ litro ed un piccolo telo nero in microfibra del quale si ignora tutt’ora l’utilità. Successivamente, al ritiro pettorali ci aspettava una coda interminabile che conduceva in una specie di palestra parecchio fatiscente(va’ beh, niente di male).
Passiamo al locale adibito a spogliatoio: questo era un seminterrato buio e umido dove centinaia di persone si stavano preparando per la gara nel più totale disordine. Ciò che conta è la gara no? Dai non fa niente cambiamoci e andiamo a scaldarci! Prima di uscire chiediamo ad un anziano con la casacca dell’organizzazione dove si trova il deposito borse e ci risponde che le borse vanno lasciate nello stanzone e che lui provvederà a chiudere a chiave. Ma come???!!!Le nostre borse con scarpe, abbigliamento, portafogli, telefono e chiavi della macchina abbandonate in un posto così alla portata di tutti??? Non avendo alternative lasciamo tutto dove indicatoci e andiamo verso la partenza. Qui vediamo un tavolino dove dei volontari stanno posizionando dei pezzi di torta, uno di noi chiede se può prenderne un pezzo ma gli viene risposto malamente che se la mangia prima della gara poi non ne rimane più (n°1 pezzo di crostata)!
Il percorso, a mio parere ,non è niente di che ma questo è soggettivo. Le docce posizionate lontane dall’arrivo viste le “sorprese” precedenti abbiamo preferito evitarle. Il “pasta party” finale a detta di tutti è terribile e gli atleti che hanno dimenticato (o semplicemente non hanno visto) un anonimo tagliandino bianco con la scritta “BUONO PASTO” pinzato al pacco gara vengono allontanati perché: no talloncino no party!
Dopo un esperienza del genere mi chiedo come possa esserci tanta disparità tra gare, mi viene in mente la recente mezza maratona di Dalmine (5° Mezza sul Brembo) dove l’iscrizione costava 15€. Tutto è stato perfetto dal ritiro pettorali alle docce,dal ristoro al parcheggio nonostante lo stesso numero di partecipanti.
Mi chiedo in definitiva quale sia il vero motivo di tale sproporzione: incapacità o business senza scrupoli?
Per piacere la maratona no, non ne siete in grado!”

Gianluca Ferrari