Lettera. “A Maggianico non c’è più rispetto per la Fiaccola votiva”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata, giunta sabato in redazione

Tristezza! Questa parola simboleggia alla perfezione quanto visto venerdì sera all’arrivo della Fiaccola Votiva presso l’oratorio di Maggianico, dove si è aperta la Festa.
L’arrivo della fiaccola con tutto quello che rappresenta dovrebbe essere un momento Sacro, dove musica e rumori devono assolutamente stare al di fuori di quel contesto, e il silenzio suonato dalla fanfara dei Bersaglieri in tutti gli anni fino a oggi era orgoglio dei Maggianichesi come la fiaccola che ne rappresentava in pieno il senso!
Silenzio e riflessione dovrebbero essere i punti cardini di questo momento che fino ad alcuni anni fa rappresentava il momento clou della festa. Ora non è altro che un momento della festa, dove si pensa di piú ad organizzare serate di cucina.
A Maggianico da alcuni anni, troppi direbbero in molti, stanno succedendo cose assai strane… in primis un sacerdote assente e senza polso che neppure molti conoscono visto che raramente interagisce con la popolazione; la chiusura senza un motivo valido dello storico Convegno Parrocchiale di Via Zelioli, dopo tra l’altro aver indetto un bando di assegnazione, tra l’altro con decine di proposte, ma misteriosamente rifiutate, nonostante il sacerdote si fosse espresso con la seguente frase: ?non preoccupatevi che tra poco il Convegno riapre!”
Tornando a noi, chi salverà Maggianico dalla rovina??
Forse una nuova guida spirituale come molti auspicano
“.

Lettera Firmata