“La sanità continua a fare acqua da tutte le parti: il giorno 5 novembre 2011, a causa di un anomalo gonfiore alla gola, ci siamo recati al pronto soccorso dell’ospedale A. Manzoni di Lecco. Lì, i medici hanno dichiarato che si trattava di una banale infiammazione e, di conseguenza, la richiesta di soccorso è stata giudicata eccessiva relativamente alla situazione e la visita si è conclusa con la prescrizione di un comune colluttorio acquistabile anche al supermercato.
Tuttavia, il giorno successivo, il gonfiore si è accentuato, ci siamo recati nuovamente al nosocomio e i medici hanno richiesto un ricovero d’urgenza (dopo tre ore di attesa) sottolineando anche il rischio di soffocamento che la persona ha corso.
L’ennesimo caso di malasanità, quindi, che, fortunatamente, si è concluso senza gravi conseguenze; ma che avrebbe potuto determinare la morte del soggetto interessato.
Considerando che non è il primo episodio di questo tipo, ritengo che alcuni medici siano troppo superficiali: come recita il proverbio, errare è umano, ma perseverare è diabolico”.
Lettera Firmata