Lettera. Lo sciopero della fame di Magni? Un ricatto di poltrone

Tempo di lettura: < 1 minuto

LECCO – Sono passate poche ore dalla pubblicazione sul nostro quotidiano della lettera del consigliere comunale nonchè capogruppo Sel Alessandro Magni (vedi articolo), giunto al suo nono giorno di sciopero della fame, e non è tardata ad arrivare in redazione una breve missiva con cui viene aspramente criticato il gesto del consigliere. Missiva che vi proponiamo integralmente di seguito.

L’ultima lettera del consigliere comunista Magni che avete pubblicato a piena pagina è una slavina infinita di parole farcite con lemmi altisonanti: democrazia, popolo, Hegel, nobiltà, rivoluzione, signoria tutto per provare a confondere, mascherare la sostanza di fondo di questo sciopero della fame che, tolta tutta la farcitura di parole usate nella lettera, resta quello che è: un misero ricatto non al servizio dei lecchesi o per una nobile causa, ma per una infima questione di poltrone (d’assessore)“.

Federico Cattaneo