LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera della consigliere comunale del Pd Irene Riva
“I Media locali hanno pubblicato con scarso rilievo il completamento, a partire dal 2 maggio, del Mercoledì del Cittadino, che l’Assessore del Comune di Lecco Francesca Bonacina ha promosso e realizzato. Eppure il semplice atto di aprire tutti i principali servizi ai Cittadini, per un intero giorno e in tutta la Città, non ha richiesto un lavoro da poco.
Principalmente ha comportato un atto di concertazione tra le parti istituzionali e sociali interessate, mettendo soprattutto in discussione – ed è questo l’atto innovativo che dovrebbe essere segnalato all’attenzione di tutti – il tabu per eccellenza, la rigidità degli orari di lavoro.
Nell’Ente Comune – e in tutti gli altri che hanno aderito – si è rotto finalmente uno schema rigido. Quella realizzata dall’Assessore Bonacina è, a tutti gli effetti, una misura di conciliazione tra lavoro e cura familiare. Non è un’innovazione in assoluto. Il Comune di Como l’ha già resa operante in un recente passato. Il Comune di Lecco, negli stessi anni, non aveva certo le politiche di genere tra le sue priorità!
Perché il progetto è significativo allora?
Perché ha a che fare con un parametro economico-sociale che è l’occupazione femminile, ora rallentata anche nel nostro Territorio, dopo una fine di decennio con un trend più positivo di quello maschile, avendo le donne occupato ritagli di tempo – lavoro meno appetibili per gli uomini. Tra le motivazioni per le quali sul nostro Territorio le giovani madri abbandonano il lavoro non sempre c’è la mancanza di servizi, quanto la rigidità degli orari di lavoro che, soprattutto nelle Imprese, rappresentano una costante intoccabile. Eppure Regione Lombardia sta investendo in questo senso, per avviare buone prassi, ma le Imprese sono restie, e proprio per questo sono disponibili incentivi significativi per la sperimentazione.
Con il Mercoledì del Cittadino si realizzano, in un solo atto pubblico, due aspetti positivi : da un lato si offre un servizio aperto, che tiene conto delle esigenze dei Cittadini che lavorano, donne e uomini, e nello stesso tempo si dimostra che il modello fordista di orario lavoro (otto ore al giorno, per 5 giorni la settimana, per cinquantadue settimane) può essere modificato. Anche perché è anacronistico e non risponde più all’esigenza di una Società che è passata da un pezzo dal “lavoro” ai “lavori”.
Nel caso di Lecco il Pubblico sta realizzando una buona prassi, dimostrando alle Imprese che la flessibilità , quella che già molti Paesi Europei attuano in modo virtuoso, non deve essere a senso unico.
Avanti tutta allora, Assessore Bonacina, sulle misure di Conciliazione, e non solo per gli aspetti di competenza comunale, ma anche nel confronto con la Provincia, a cui competono ancora, in sinergia con il Comune Capoluogo, le politiche attive del lavoro”.
Irene Riva
Consigliere Comunale PD