LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“LA QUESTIONE DELLE APERTURE DOMENICALI E NEI FESTIVI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI ACCENDE SEMPRE VIVO INTERESSE QUANDO CI TROVIAMO ALLA VIGILIA DÌ UNA RICORRENZA PARTICOLARE, COME IL 25 APRILE. LEGGENDO TRA LE PAGINE DÌ QUOTIDIANI LOCALI, APPRENDO LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ONORARIO DÌ CONFESERCENTI, GIORGIO RUGHETTO CHE DICE:
‘SIAMO IN UN MOMENTO DIFFICILE. SE IL 25 APRILE E IL PRIMO MAGGIO SARANNO BELLE GIORNATE CI SARà GENTE IN GIRO,ANCHE TURISTI. UNA CITTA’CON I NEGOZI CHIUSI NON E’UN BEL BIGLIETTO DA VISITA TURISTICO. IN UN MOMENTO DÌ CRISI ECONOMICA NON MI SEMBRA IL CASO FERMARSI PER FESTEGGIARE.AL DI LA DÌ QUALCHE CASO I COMMESSI SARANNO BEN CONTENTI DÌ LAVORARE,CHI IL LAVORO CE L’HA SE LO TIENE STRETTO NON SI FERMA A FESTEGGIARE’ .
FACCIAMO UN PO’ DÌ ORDINE. CHI E’ STATO SVANTAGGIATO DAL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO MONTI CHE HA INTRODOTTO LA LIBERTA’DÌ APERTURA 24 ORE SU 24, 365 GIORNI L’ANNO, SONO I DIPENDENTI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E I PICCOLI NEGOZI. IN QUESTA FASE STORICA, CHE VEDE I LAVORATORI DIPENDENTI MUNITI DÌ SCARSO POTERE D’ACQUISTO, MANTENERE L’APERTURA TOTALE E’, IN REALTA’ , “ANTIECONOMICO” PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE. ALLORA PERCHE’ CONTINUARE NEL MANTENERE LE APERTURE DOMENICALI E FESITVE ?
E’ UNA SCELTA DÌ NATURA ECONOMICA E FINANZIARIA: CIO’ CHE VUOLE LA GRANDE DISTRIBUZIONE E’CONQUISTARE SEMPRE PIU’GRANDI FETTE DÌ MERCATO A SCAPITO DELLA DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO. NEL 2008 LA CRISI HA MORSO LA GDO, CON LA CONSEGUENTE NECESSITA’ DÌ ACCELLERARE L’ESPANSIONE MONOPOLISTICA DEL MERCATO PER CONTENERE LE PERDITE. E’CONSOLIDATO CHE LADDOVE VI E’LA COSTANTE APERTURA FESTIVA, IL SABATO E LA DOMENICA RAPPRESENTANO IL 35%-40% DEL FATTURATO SETTIMANALE. DAL 2008 VI E’STATO UN CALO DEL FATTURATO DÌ QUASI IL 4%,QUINDI SE SI HA MENO DENARO,MENO SI SPENDE. ANCHE LA DOMENICA.
APRIRE LA DOMENICA SIGNIFICA SOLO SPOSTARE IL MOMENTO DELL’ACQUISTO PER I PROPRI CLIENTI. LE PERDITE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE SAREBBERO STATE MOLTO PIU’ELEVATE SE LA STESSA NON FOSSE RIUSCITA A PORTARE A SE’ UNA QUOTA SOSTANZIALE DÌ CLIENTI ,CHE NORMALMENTE SI RIVOLGEVANO AL NEGOZIO DÌ VICINATO. L’OBBIETTIVO DELL’APERTURA DOMENICALE NON E’ CONSISTITO NEL DARE UNA RISPOSTA IMMEDIATA ALLA CRISI, MA SI E’ TRATTATO IN REALTA’ DÌ UN OBBIETTIVO STRATEGICO: QUELLO DELLA GDO VUOLE ESSERE UN PREDOMINIO SUL MERCATO.
LA LOTTA NEI CONFRONTI DELLE APERTURE DEI CENTRI COMMERCIALI NON E’SOLO “UN PROBLEMA DOMENICALE”, ALTRIMENTI SAREBBE FIN TROPPO FACILE OBBIETTARE CHE MOLTE SONO LE ATTIVITA’ DOMENICALI, A PARTIRE DA QUELLA DEL TURISMO, DEI SERVIZI DÌ PUBBLICA UTILITA’… IL PROBLEMA E’ DOVE RITENIAMO SIA IL CENTRO DELLA VITA PUBBLICA: SE RIMANE LA PIAZZA CON LA SUA SOCIALITA’ O SE CI TRASFERIAMO NEL CENTRO COMMERCIALE. IN UN TERRITORIO COME QUELLO LECCHESE, CHE PUO’ REGALARE TANTO A LIVELLO PAESAGGISTICO E STORICO, PENSO CHE IL TURISTA NON NECESSITI DEL GRANDE CENTRO COMMERCIALE APERTO.
IL 25 APRILE E IL PRIMO MAGGIO COME TANTE ALTRE FESTE, SONO MOMENTI DÌ RIFLESSIONE, PER RICORDARE CHI HA LOTTATO PER UN PAESE MIGLIORE, FATTO DÌ EQUITA’E DÌ GIUSTIZIA SOCIALE, DOVE NON SI BARATTA IL LAVORO CON I DIRITTI. QUINDI PERSONALMETE SOSTENGO E CONDIVIDO LA SCELTA DÌ QUEI LAVORATORI CHE SI ASTERRANNO DAL LAVORO SCIOPERANDO E DEI CLIENTI CHE SI RIFIUTERANNO DÌ FARE LA SPESA”.
Torri Andrea
Segretario Circolo Rifondazione Comunista Lecco