Polemica sul centro polivalente “Non credo si possa essere tanto beceri”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Un ex assessore alla famiglia chiede conto dei rumori di alcuni ragazzi in un centro di formazione professionale che ospita una famiglia in situazione di bisogno e nel farlo mette in dubbio la capacità degli operatori di impegnare adeguatamente i ragazzi perché se giocano a calcio significa che non si stancano abbastanza.

Ovviamente io non ci credo, non credo che una donna che si è pure occupata in passato di queste questioni ora le utilizzi in modo così strumentale.

Non credo che sia capace di tanto una donna che si dice credente solo per poter usare questo ai soli fini politici.

Non credo che solo per il fatto di essere la vicina di casa della scuola, si sia dimenticata di cosa fa questa scuola oggi e di cosa significhi oggi fare il lavoro di quegli operatori che quotidianamente lavorano con quei ragazzi.

Non credo che si possa essere tanto beceri da desiderare il proprio tornaconto politico più che il bene comune, che peraltro si è incontrato nei propri anni di impegno politico.

Non credo che una persona possa essere tanto rabbiosa per non riuscire più a balzare alle cronache dei giornali locali e allora si debba inventare una polemica così sterile.

Non credo si possa essere tanto miseri da non riuscire più a considerare quella scuola come propria perché non ce ne si occupa più direttamente.

Non credo si possa credere che la propria gestione funzionasse meglio, quando è risaputo come alcuni soggetti vedessero la stessa scuola quando era sede del progetto Invicta.

Io non ci credo, non credo sia possibile essere così gretti, così miserabili, così meschini da voler infangare il lavoro di tutto e tutti solo perché non si è più da quella parte.

Io non ci credo, ma se fosse vero a chi non ha nemmeno un briciolo di dignità umana e professionale augurerei che i propri figli debbano semplicemente guadagnarsi da vivere col sudore della propria fronte (unica condizione per cominciare a capire), ma se questo accadesse davvero vorrei vederlo per poterci credere.

Cordiali saluti”

Fulvio Riva