L’urologo risponde: partiamo dai problemi urologici nel bambino

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Inizia la nuova rubrica dedicata alla salute con il dott. Salvatore Scuzzarella

Con l’esperto, approfondiamo i problemi dell’apparato urologico, partendo dai giovanissimi

 

LECCO – Prima puntata della rubrica “L’urologo risponde” con il dott. Salvatore Scuzzarella, medico chirurgo specialista in urologia, chirurgia generale, sessuologia clinica e professore a contratto di Laparoscopia e Robotica, tra i professionisti del centro medico In Salus di Lecco.

Una rubrica nata “non tanto per divulgare  la conoscenza  delle patologie urologiche – spiega lo stesso medico – ma per spiegare semplicemente  come comportarsi di fronte a dei sintomi comuni e  non, che possono presentarsi nel corso della nostra vita o dei nostri cari”.

“Cercheremo di spiegare i sintomi delle malattie urologiche, come riconoscerli e vi daremo dei consigli utili per superare quei momenti che potrebbero crearvi preoccupazione e disorientamento – sottolinea il dott. Scuzzarella – Gli argomenti trattati  seguiranno un filo legato allo scorrere della vita immaginando di essere con voi nel momento del bisogno per spiegarvi, tranquillizzarvi e consigliarvi”.

Parola dunque all’esperto che inizierà questo percorso partendo dai pazienti più giovani e delle patologie che possono caratterizzare l’età infantile.

(Per inviare le vostre richieste al dott. Scuzzarella potete inviare una mail all’indirizzo urologorisponde@gmail.com )

I problemi urologici nel bambino (0-10 anni)

“Il tuo bellissimo bambino /a ha sicuramente ricevuto le migliori cure e attenzioni mentre era ancora nella pancia della mamma con le ecografie morfologiche che ci informano sul corretto sviluppo del feto; nei giorni successivi alla nascita sarai tu insieme a chi si occupa del bambino a controllare il suo corretto e sano sviluppo.

In ambito urologico, il momento del bagno è l’ideale per controllare l’apparato genitale e per i maschietti è possibile verificare la corretta discesa dei testicoli nello scroto, favorita dal caldo, e lo scorrimento del prepuzio (pelle che ricopre la parte estrema del pene, il glande)

Va però ricordato che  il prepuzio può  normalmente rimanere stretto per qualche anno senza dare nessun problema; saltuariamente, durante il bagno, provate a tirarlo indietro e poi riportatelo nella posizione precedente. Desistete se il bambino è infastidito o peggio ancora se accusa dolore; in questo caso ne riparleremo prima dell’adolescenza. La necessità di intervenire è tale solo se la pelle del prepuzio si arrossa molto con eventuali secrezioni biancastre (in questo caso si utilizzerà una terapia antibiotica con applicazioni di creme specifiche).

I testicoli, che nei primi tre anni di vita hanno le dimensioni di circa una ciliegia, dovrebbero trovarsi nella sacca scrotale; talvolta risultano mobili e possono risalire nell’inguine. Questo movimento è considerato normale fino ai 4 anni anche se i testicoli dovrebbero comunque essere prevalentemente nello scroto; qualora fossero prevalentemente nell’inguine andranno portati nello scroto chirurgicamente entro i 4 anni   (orchidopessi). Se un testicolo o, per esattezza, una parte dello scroto si dovesse gonfiare durante il giorno e sgonfiarsi durante la notte (senza dolore), potrebbe trattarsi di idrocele comunicante, situazione abbastanza frequente che si riferisce ad una mancata chiusura della comunicazione del testicolo con il peritoneo che comunque potrebbe ancora chiudersi spontaneamente; naturalmente in questo caso la diagnosi va confermata dallo specialista per escludere un’eventuale ernia inguinale.

Un capitolo a parte è quello delle infezioni delle vie urinarie che, se si presentano sporadicamente (meno di una volta l’anno) si affrontano semplicemente con una terapia antibiotica; se invece più frequenti vanno studiate per escludere malformazioni dell’apparato urinario. In presenza di sintomatologia va sempre effettuata una raccolta delle urine per un’urinocoltura. I sintomi più frequenti sono: febbre, cattivo odore delle urine, ridotta crescita del neonato e minzione frequente con bruciore nel bambino.
Dall’urinocoltura positiva si ottiene un antibiogramma che è costituito da una serie di principi attivi (antibiotici) più o meno efficaci grazie al quale il vostro pediatra potrà iniziare una cura e richiedere eventuali approfondimenti.

La visita Urologica corretta di un bambino prevede un controllo dell’addome e degli organi genitali,  un’ecografia dell’apparato urinario e genitale e, nei bambini con più di 4 anni, un’uroflussometria; tutti esami non invasivi eseguiti contestualmente alla visita che permettono di appurare un corretto sviluppo e funzionamento dell’apparato urogenitale.
Questo tipo di visita è prenotabile nel centro InSalus di Lecco, dove troverete un ambiente sicuro e accogliente per voi ed il vostro bambino.

Nel prossimo appuntamento parleremo dei nostri ragazzi nel periodo dell’adolescenza e della preadolescenza”.

 

In SalusDott. Salvatore Scuzzarella
In Salus – Centro Medico Polispecialistico
Lecco – Corso Carlo Alberto 17/A
Tel. 0341 367512

 


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