CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Bassani Flavio, geometra e tecnico/disegnatore del mondo dell’edilizia privata, tre anni fa ha creato GECOTEC, una realtà giovane e flessibile che offre consulenza a tutto tondo per la costruzione/ristrutturazione edilizia. Lui e i suoi collaboratori attraverso la rubrica Il Tecnico Su Misura faranno chiarezza su termini tecnici, detrazioni fiscali, pratiche edilizie e sicurezza… rendendo più comprensibile il complesso mondo dell’edilizia rendendosi inoltre disponibili nel rispondere alle domande dei lettori.
Nell’articolo precedente abbiamo dato un’occhiata generale alle energie rinnovabili, rispondendo ad alcune domande: cosa e quali sono? Ci siamo poi soffermati sull’energia solare, in questo articolo approfondiremo l’energia eolica.
“Energia eolica, la rinnovabile del secolo?”
L’energia eolica è la conversione dell’energia del vento in una forma utilizzabile di energia. E’ una fonte di energia pulita che si basa sullo sfruttamento delle correnti d’aria per generare energia cinetica e trasformarla in energia elettrica o meccanica. Tra gli strumenti più conosciuti per generare energia dal vento ci sono le pale eoliche. Il suo sfruttamento, relativamente semplice e poco costoso, è attuato tramite macchine eoliche divisibili in due gruppi ben distinti in funzione del tipo di modulo base adoperato definito generatore eolico: 1) generatori eolici ad asse verticale: indipendenti dalla direzione del vento 2) generatori eolici ad asse orizzontale: il rotatore va orientato perpendicolarmente alla direzione del vento.
Lo sfruttamento dell’energia cinetica del vento è antichissimo: la navigazione a vela e i mulini a vento ne costituiscono gli esempi più significativi. I primi mulini a vento europei pompavano acqua o muovevano le macine per triturare i cereali. In Olanda erano usati per pompare l’acqua dei polder migliorando notevolmente il drenaggio dopo la costruzione delle dighe. I mulini olandesi erano i più grandi del tempo,infatti divennero e rimasero simbolo del paese. Molti paesi del nord Europa sfruttano i forti venti per generare energia. Il paese a più largo consumo di energia eolica è la Danimarca,seguita da Germania Olanda e Spagna. E’ fondamentale ed importante per gli impianti eolici che il vento oltre ad essere forte sia anche costante,caratteristiche tipiche del Mar del Nord e motivo principale per il quale la Danimarca detiene il primario per lo sfruttamento di tale energia. L’utilizzazione industriale dell’ energia eolica si è sviluppata soprattutto negli anni ’80 grazie alla diffusione delle wind-farms in Danimarca e USA,mentre nella prima metà degli anni ’90 sono stati la Germania e l’India i paesi che hanno registrato i maggiori trend di crescita. Le turbine eoliche vengono installate a gruppi chiamati parchi eolici, che si suddividono in ON-SHORE (se i parchi si trovano su colline, rilievi o campi a più di 3 km dalla costa più vicina), NEAR-SHORE (se si trovano nell’entroterra ma distanti meno di 3 km dalla costa), OFF-SHORE (si trovano in mare aperto, ad alcune miglia dalla costa).
Chi è contrario a questa tipologia di energia pone in evidenza il problema legato all’impatto visivo. Non v’è dubbio che, molto spesso, i siti adatti al posizionamento di aerogeneratori si trovano in aree il cui valore ambientale e quello paesaggistico sono considerati elevati. Non è per niente facile (se non impossibile) integrare piacevolmente nel paesaggio le torri eoliche. Quello del notevole impatto visivo è, con tutta probabilità, l’aspetto che più frena lo sviluppo di tale fonte di energia. Un altro problema che deve essere considerato è quello relativo al cosiddetto inquinamento acustico. I componenti elettromeccanici delle turbine e i fenomeni aerodinamici messi in atto da queste ultime producono un rumore non minimale (tra i 40db ed i 100db).
Al contrario, i propugnatori asseriscono che l’eolico:
– non occupa un’area molto vasta(3-5% del territorio disponibile)
– incrementa l’economia locale e il lavoro
– la conversione dell’energia eolica in elettricità è efficiente(rendimento teorico 59%)
– non produce emissioni climalternati
– è facile smantellare le turbine quando raggiungono la fine della loro vita lavorativa e il sito può essere riportato alle sue condizioni iniziali
– l’industria mondiale è in crescita e c’è una considerevole potenzialità di esportazione
– i costi d’installazione stanno diminuendo.
– Secondo gli analisi Ecofys ogni megawattora (MW/h) di energia elettrica prodotta grazie all’eolico onshore costa circa 105 euro, mentre il gas costa 164 euro e il carbone può arrivare a sfiorare i 233 euro per MW/h. L’energia nucleare, l’energia solare e l’eolico offshore costano circa 125 euro per MW/h.
– la vita di una turbina è di almeno 20/25 anni
– entro il 2018, l’eolico produrra circa il 7,3% della produzione di elettricità mondiale.
Sicuramente, l’impiego di una fonte di energia rinnovabile porta benefici all’intero sistema socio/economico e allo stesso tempo implica un cambiamento di mentalità da parte di tutti.
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