A Lecco l’anteprima italiana del film “Il Ragno della Patagonia”

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Giovedì 27 aprile alle ore 20.30 al Cineteatro Palladium

Tanta attesa per il film del regista Fulvio Mariani che ripercorre le salite del grande Casimiro Ferrari

LECCO – “E’ con grande emozione che vi comunico che il nostro film presto raggiungerà il grande schermo. Un progetto nato sei anni fa, dall’idea di ripercorrere la salite del grande Casimiro Ferrari, per far conoscere e rivivere l’uomo e l’alpinista, protagonista della storia dei Ragni di Lecco“.

L’alpinista Matteo Della Bordella ha annunciato nei giorni scorsi l’anteprima italiana del film “Il Ragno della Patagonia” (Svizzera, 2022, 115′) in programma giovedì 27 aprile ore 20.30 al cineteatro Palladium di Lecco (via Fiumicella, 12 rione Castello). Il noto regista svizzero Fulvio Mariani, nel suo film, ha fatto incontrare due generazioni di alpinisti: i protagonisti, infatti, sono Casimiro Ferrari e Matteo Della Bordella, classe 1940 il primo e 1984 il secondo. Due Ragni della Grignetta accomunati dallo stesso spirito esplorativo e dalla voglia di ricercare vie nuove.

“Scalando sulle orme del Miro – ha continuato Della Bordella – io e i miei compagni di avventura abbiamo a nostra volta scritto un pezzettino di storia di queste mitiche montagne. Cerro Riso Patron, Cerro Murallon, Fitz Roy, Aguja Standhardt e infine Cerro Torre. Passato e presente si intrecciano e si sovrappongono fino a culminare nel racconto della nostra nuova via ‘Brothers in arms’, un sogno realizzato che lascia grande soddisfazione, ma anche profonda malinconia per gli amici che non ci sono più. Questo è un film che racconta per davvero com’è fare alpinismo in Patagonia. In modo autentico e reale. E’ la nostra storia ed è una grande emozione poterla raccontare a tutto il mondo. Con Matteo De Zaiacomo, David Bacci, Silvan Schüpbach, Nicola Lanzetta e tanti altri amici. Colonna sonora originale composta da Nic Gyalson. Grazie di cuore a tutte le persone che hanno contribuito a rendere il sogno di realizzare questo film, una realtà”.

Il 28 aprile (ore 20) il film sarà proiettato anche al palacinema Locarno per l’anteprima svizzera. Sarà proiettato inoltre al 71° Trento Film Festival in programma dal 28 aprile al 7 maggio.

Il Ragno della Patagonia

Trama

Altissime torri, specchiate su un mare di ghiaccio sotto un cielo spesso sconvolto dalle tempeste. Tale è la sfida dell’alpinismo patagonico, a cui sa rispondere solo l’élite internazionale. Tra i suoi pionieri spicca il nome di Casimiro Ferrari, che con i suoi Ragni di Lecco incise la sua impronta sulla roccia, il ghiaccio e le leggende della Patagonia. A molti anni di distanza, il regista Fulvio Mariani, esperto di quelle montagne dal 1985, segue il giovane alpinista Matteo della Bordella, che con i suoi compagni ripercorre le pareti di Casimiro, ripetendo o aprendo nuovi itinerari in stile pulito, leggero e futurista, a conferma che arrampicare in questi luoghi è un gioco dalle regole estremamente severe. Presentando una ricca scelta di filmati d’epoca, talvolta inediti, il film mette allo specchio due generazioni d’alpinisti: sul Cerro Torre, al Cerro Murallón, al Riso Patrón come sulla Est del Cerro Fitz Roy, i giovani sono ancora attratti dal carisma del mitologico “Ragno della Patagonia”, di cui scoprono parete dopo parete la determinazione e l’intuito esplorativo.

Il regista Fulvio Mariani

Nato nel 1958 in Svizzera, è uno dei maggiori registi viventi di cinema di montagna, fondatore della Iceberg-Film e collaboratore delle più importanti reti televisive europee. Presente al Trento Film Festival sin dall’inizio della sua carriera nel 1981, ha vinto numerosi premi ed è stato membro della Giuria Internazionale nel 1990.

Casimiro Ferrari

E’ stato un alpinista italiano, Ragni di Lecco, noto specialmente per le sue scalate sulle vette andine in Patagonia che gli sono valse il titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti alpinistici nel 1977. Un personaggio particolare, che in Patagonia non solo ha scalato un’infinità di montagne, ma ci ha vissuto per lunghissimi anni. Ciò che ha inserito Casimiro nell’Olimpo dell’alpinismo internazionale è la sua ascensione sulla parete Ovest del Cerro Torre nel 1974 con i compagni Mario Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri. E’ morto nel 2001 a causa di una malattia.

Matteo Della Bordella

Nato e cresciuto a Varese, i primi passi in verticale li ho mossi insieme a mio papà, quando avevo circa 12 anni, sulle pareti di casa. Nel 2006 è entrato nel gruppo dei Ragni di Lecco e grazie a questo ho avuto la possibilità di crescere sia come alpinista che come persona. Nel 2008 si è laureato in Ingegneria Gestionale e ho proseguito gli studi con un dottorato di ricerca fino al 2012, ma senza mai allontanarsi dall’alpinismo. Il suo è un alpinismo essenziale, concreto, leggero, per confrontarsi ad armi pari con la montagna. Oggi è uno degli alpinisti più forti a livello mondiale.

Il Ragno della Patagonia