Il calolziese Mirco Riccardo ha portato la bandiera della pace su alcune cime del territorio
“Lo faccio per inviare un segnale positivo ma anche per far sentire la mia vicinanza a Olexandra, bimba ucraina che ho ospitato per anni”
LECCO – Gli appelli a favore della resa tra Russia e Ucraina hanno raggiunto anche le montagne lecchesi. Da qualche giorno infatti si stanno diffondendo su Instagram alcune foto che ritraggono un uomo sventolare la bandiera della pace sulla Grignetta, sul San Martino, sulla Corna Camozzera e sul Corno Medale.
Queste le vette conquistate finora da Mirco Riccardo, calolziese appassionato di montagna che vuole ispirare col suo gesto gli amici e le persone che lo seguono: “Il mio obiettivo è inviare un messaggio positivo e di pace in un momento complicato, che possa essere accolto da tutti, a prescindere dai colori e dalle posizioni politiche”, spiega Mirco.
Il conflitto in atto lo riguarda in prima persona perché per diversi anni ha ospitato una bimba ucraina tramite l’associazione Les Cultures di Lecco: “Si chiama Olexandra Kaliman, sono in contatto con lei ogni giorno e le ho proposto di venire qui con la sua famiglia per darle accoglienza fino a quando la guerra non giungerà al termine”.
Mirco non ha intenzione di fermarsi qui: ha in programma per questo week-end di raggiungere il Due Mani e la sommità del Grignone. “Voglio continuare a sventolare la bandiera della pace su tutte le vette del territorio, soprattutto per Olexandra. Quando arrivo sulla cima più alta il mio pensiero va a lei, e attraverso queste fotografie voglio farle sentire la mia vicinanza dall’Italia”.
Tutte le foto sono state realizzate da Mirco Riccardo
A distanza di una settimana dal suo racconto, oltre al Monte Due Mani Mirco è salito su altre cinque montagne: il Resegone, il Monte Tesoro, il Monte Rai, il Corno Birone, il Cornizzolo. Tante le persone che hanno mostrato apprezzamento verso il suo gesto di issare la bandiera delle pace alla fine delle scalate, e che si sono complimentati con lui.
Continua inoltre a sentire quotidianamente Olexandra: “Per ora nella sua zona non si vedono militari e non si sentono esplosioni, però il cibo comincia a scarseggiare anche nei pochi supermercati rimasti aperti nei villaggi vicini”, racconta Mirco.
Alla domanda se altre persone abbiano iniziato a seguirlo nella sua missione risponde: “Non ho coinvolto nessun altro, è una cosa che sento mia, intima e personale, anche se mi piacerebbe essere imitato, significherebbe inviare un messaggio ancora più forte”.