Bellano. Rifugio San Grato chiuso: “Appena possibile faremo un bando”

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Rifugio San Grato
Rifugio San Grato, ora chiuso

Salutati i vecchi gestori, è la burocrazia a tenere ferma la struttura di Vendrogno

“Una volta risolte le questioni notarili e il rifugio in proprietà al Comune, apriremo un bando per la gestione”

BELLANO – Era circolata in queste settimane sui social la notizia che il Rifugio San Grato, situato in località Vendrogno nel Comune di Bellano, avesse terminato per quest’anno la sua attività. “Sapevo che i gestori si erano ritirati, ma credevo che il Comune avrebbe provveduto a cercare qualcun altro. Magari l’ha fatto e non si è presentato nessuno…spiace tanto pensare che l’unico posto in cui ci si poteva trovare per un gelato, una bibita e per godersi il panorama in compagnia dei bambini resti chiuso”, scrive un utente.

Ebbene sarà rassicurante per chi si è mostrato rammaricato di fronte a questa inaspettata scoperta che si tratta di una chiusura temporanea, legata principalmente a questioni burocratiche e connesse tempistiche. Una volta risolte, il Comune ha intenzione di provare a rendere il rifugio di nuovo accessibile.

A fare chiarezza e spiegare perché la struttura ha chiuso i battenti Antonio Rusconi, sindaco di Bellano, mettendo in luce in primis le ragioni per cui i precedenti gestori hanno lasciato l’attività: “Nel 1972 dei privati chiesero all’allora Comune di Vendrogno di realizzare il Rifugio San Grato. La vecchia delibera consiliare sanciva che passati cinquant’anni d’uso l’ente ne sarebbe rientrato in possesso. Una sorta di concessione ante-litteram. Arrivando a noi, lo scorso anno abbiamo recepito questa volontà attraverso una delibera di consiglio (ricordiamo che nel frattempo c’è stata la fusione tra i due Comuni, Bellano e Vendrogno ndr): il primo gennaio 2023 l’immobile è così rientrato nelle disponibilità del Comune di Bellano”.

Da qui in avanti però le cose hanno cominciato a complicarsi: “A livello notarile sono in corso pratiche per ricostruire l’asse ereditario dell’immobile, capire tra quanti proprietari era suddiviso, ed è un’operazione non semplice, che richiede tempi tecnici piuttosto lunghi. Uno stop dunque che non dipende dall’Amministrazione, tuttavia necessario. Definiti e consegnati gli assi il notaio potrà realizzare un atto di proprietà a favore del Comune, dopodiché potremo procedere con un bando pubblico“.

Da parte dell’Amministrazione bellanese c’è insomma tutta la volontà di rendere di nuovo operativo e vivo il Rifugio San Grato: “Intendiamo valorizzare la struttura e avviare una lunga concessione non appena sarà possibile, per dare continuità al ristoro. Anche noi siamo dispiaciuti per la chiusura, perché il rifugio è un punto di riferimento. Molti già ci chiedono cosa devono fare per proporsi come gestori: la nostra risposta è di attendere il bando del Comune, a cui tutti potranno partecipare”.