Nelle scorse settimane la regione ha stanziato 4,8 milioni per collegare Valle Imagna, Valsassina e Val Taleggio
“Diciamo no a una nuova e inutile strada asfaltata, diciamo no alla carrabile delle tre valli”
MORTERONE – “No all’asfalto ai piedi del Resegone e sulla Costa del Palio”, è stata lanciata nelle scorse ore la petizione on-line, sulla piattaforma Change.org, per bloccare il progetto che prevede la sistemazione e l’asfaltatura di quella che viene chiamata la strada delle 3 Valli. E’ del dicembre scorso la notizia dello stanziamento da parte di Regione Lombardia di 4,8 milioni di euro, grazie all’ordine del giorno promosso dal consigliere regionale leghista Alex Galizzi, per asfaltare e rendere carrabile la strada che collega Fuipiano, in Valle Imagna, con la Culmine di San Pietro passando per Brumano, Costa del Palio e Morterone.
La carrabile delle Tre Valli, cosiddetta perché raccorderebbe Valle Imagna con Valsassina e Val Taleggio, è di fatto già tracciata e alterna tratti già asfaltati con tratti cementati e tratti di strade forestali, alcune realizzate in epoca piuttosto recente (come il tratto Brumano-Morterone) e percorribili con un fuoristrada a fronte del pagamento di un pedaggio. Il progetto, però, prevedrebbe l’allargamento e l’asfaltatura di un tratto di circa 8 chilometri.
La notizia, non poteva essere altrimenti, ha diviso l’opinione pubblichi tra chi vede in quest’opera uno sfregio irreparabile alla montagna e chi invece vede un’opportunità. Sta di fatto che meno di 24 ore fa, 20 gennaio, è stata lanciata la petizione on-line che ha raccolto oltre 200 firme in poche ore.
Nel testo sono riportate le ragioni di coloro che vogliono bloccare la realizzazione della strada.
- Una strada asfaltata, con il suo bagaglio di traffico, rumore e parcheggi danneggerebbe in modo grave e irreparabile una porzione di territorio finora risparmiata dal degrado del paesaggio e dalla perdita di identità dei luoghi, che invece affliggono molte zone montana delle provincie di Bergamo e Lecco;
- Esiste già una buona rete di strade “bianche” utili al lavoro in alpeggio ed in bosco e perfette per il passaggio di ciclisti ed escursionisti.
- L’asfalto e gli escavatori non sono la cura allo spopolamento della montagna ed al degrado del suo tessuto economico. Al contrario sono vettori di danni irreparabili al paesaggio e all’ambiente, portatori di omologazione territoriale che viola l’identità e la specificità dell’ambiente montano abitato.
- Una onesta attenzione della politica per l’economia ed il territorio di montagna dovrebbe sviluppare soluzioni di qualità e ad hoc, che concilino il sostegno alle attività economiche, la tutela del paesaggio, la sostenibilità ambientale ed economica, il turismo di qualità. Scavare ed asfaltare sono invece gesti miopi e violenti, che guardano all’oggi dimenticando il passato ed ignorando dolosamente il domani.
- I quasi 5 milioni di euro di denaro pubblico previsti per questa inutile opera, possono essere investiti nella sistemazione e messa in sicurezza della strada carrabile Ballabio-Morterone, per la manutenzione delle strade agrosilvopastorali esistenti, per progetti sostenibili di promozione territoriale, sostegno per investimenti delle attività economiche attive, sostegno a start-up, valorizzazione del turismo sostenibile.
“Difendiamo e valorizziamo la montagna, il suo territorio e il suo tessuto sociale ed economico e rifiutiamo la logica dell’omologazione territoriale – concludono i promotori della petizione -. Diciamo no a una nuova e inutile strada asfaltata, alla violenza ambientale, alla bruttezza ed alla devastazione. Diciamo no alla Carrabile delle Tre Valli”.