LECCO – Nuovo presidio al Manzoni, i Cinque Stelle tornano all’ospedale per supportare la dottoressa Mennella che, sottoposta a 4 provvedimenti disciplinari dopo aver denunciato presunti disservizi del reparto di Radiologia, ora rischia il licenziamento.
“Quasi quotidianamente assistiamo inermi a vicende di malasanità. Ci siamo mai fermati ad esaminare quali potrebbero esser le cause e cosa potremmo fare per evitarle? Spesso si tratta di percorsi assistenziali non corretti, che a volte non solo sono illogici ma risultano anche illeciti, apparentemente sono utili a risparmiare, sicuramente fanno profitto sulla salute delle persone. Ma si può mai risparmiare a danno della nostra salute?” è su questi temi che gli attivisti del movimento intendono accendere i riflettori.
Il M5S ha già evidenziato i problemi circa la normativa che regola “i pericoli delle radiazioni ionizzanti per le esposizioni mediche”, in quanto non esiste ancora un decreto attuativo, con un’interpellanza discussa in Consiglio Regionale Lombardia e con un’interrogazione alla Camera. L’assessore regionale Mantovani, però, avrebbe risposto, come riferito dai 5 Stelle, che “non è a disposizione degli uffici della Direzione Generale Salute un flusso informativo specifico che rilevi le informazioni richieste” e che “la gestione in urgenza dell’assistenza al trauma maggiore prevede il coinvolgimento del medico specialista radiologo e che eventuali singole specifiche situazioni di criticità organizzative sono gestite direttamente dalle aziende interessate, nell’ambito della loro autonomia e della loro responsabilità”.
Risposta interpretata dai 5 Stelle come un “volersene lavare le mani” da parte della Regione e si sono quindi rivolti direttamente al ministro Lorenzin chiedendogli di “rendere attuativa questa legge e di procedere con controlli e sanzioni, eventualmente rimuovendo l’accreditamento alle strutture che disattendono tali disposizioni”.
Altro punto messo in discussione i grillini è la presunta inosservanza delle norme che regolano i riposi del personale e dichiarano: “Tale inosservanza, oltre a causare gravi danni in termini di salute, vita privata e responsabilità professionale, condiziona un’inadeguata e quindi pericolosa assistenza ai pazienti. Sottolineiamo poi che la Commissione europea ha avviato nei confronti del Governo italiano una procedura di infrazione”.
Sabato 22 marzo quindi gli attivisti dell’M5s stanzieranno in via dell’Eremo dalle 10 alle 12.30 per rendere pubbliche le loro rimostranze e offrire un “supporto totale alla dottoressa Mennella”.