LECCO – Non è stato fatto esplicitamente il suo nome nel corso della conferenza stampa della Lega Nord, ma con la descrizione di “ex parlamentare” e ora “insegnante” si è sentito tirato in causa Antonio Rusconi, ex senatore ed ex sindaco di Valmadrera tornato ora alla carriera di insegnante.
Proprio lui sembrerebbe essere il politico accusato dai vertici provinciali del Carroccio, insieme al vicesindaco Vittorio Campione, di essere responsabile della presenza in lista di Ernesto Palermo tra i candidati per il Consiglio comunale a Lecco, all’epoca delle elezioni che hanno portato Virginio Brivio alla poltrona di sindaco.
Secondo gli esponenti lecchesi della Lega esisterebbe un “sistema Valmadrera” che avrebbe anche progettato la caduta della giunta Faggi sotto la guida di Fausto Crimella, il quale sarebbe stato poi messo da Virginio Brivio alla presidenza di Linee lecco come gratificazione. L’ex senatore però nega una qualsiasi sua responsabilità nella vicenda.
“Non ho fatto io il nome di Palermo”. Antonio Rusconi vuol mettere subito le cose in chiaro. “All’epoca io ho chiesto di votare per Stefano Citterio e Martino Mazzoleni i quali oltretutto hanno preso ben più preferenze rispetto a Ernesto Palermo con cui, gli atti lo possono dimostrare, io non ho avuto nessun rapporto se non i normali rapporti istituzionali”.
Poi, riferendosi agli esponenti della Lega e al loro commissario provinciale, Rusconi tuona: “Se hanno qualcosa contro di me vadano a presentarla nei luoghi opportuni e a quel punto risponderò. Ora invece non intendo accettare un simile comportamento. De Capitani, oltretutto, dovrebbe pensare ai suoi problemi, a quanti nel suo partito a breve saranno chiamati a rispondere del loro comportamento”.
L’ex senatore contesta l’esistenza di un “sistema Valmadrera” e dichiara: “Brivio è nato a Robbiate, ha lavorato a Lecco e con sua moglie, che è nata a Colico, sono venuti ad abitare a Valmadrera solo dopo essersi sposati, il fatto che io lo conosca da 30 anni non può certo diventare una colpa. Fausto Crimella, inoltre, non mi ha sostenuto durante le primarie quindi non ha proprio senso parlare di “sistema Valmadrera”, De Capitani pensi ai problemi reali e non alle fantasie”.
La Lega ha attaccato anche il sindaco Marco Rusconi definendo la sua situazione “quantomeno anomala” e De Capitani ha lanciato un quesito circa la posizione lavorativa del primo cittadino valmadrerese: “Chi ha messo il sindaco di Valmadrera in Idrolario? Rispondetevi da soli”.
“Marco Rusconi è un ingegnere da 110 e lode – ha replicato Antonio Rusconi – ha lavorato in Idrolario quando a far da presidente ci sono stati ben due personaggi legati alla Lega e non mi risulta che siano state mai sollevate obiezioni circa la sua competenza e il lavoro da lui svolto, quindi mi chiedo: perché De Capitani vuole sollevare polemiche ora? Perché se riteneva ci potessero essere problemi riguardo al lavoro di Marco non li ha portati all’attenzione a suo tempo?” e conclude: “Va bene la strumentalizzazione politica della vicenda, ma ci deve essere un limite”.
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