CALOLZIO – Il numero legale non c’è e a Calolzio il consiglio comunale deve essere rimandato per la seconda volta in pochi mesi. Con il consigliere di maggioranza Valentino Mainetti, il capogruppo pd Roberto Monteleone, il gruppo di minoranza “Casa delle sinistre” assenti e la restante minoranza presente, ma non partecipante al consiglio comunale, la seduta consigliare non ha raggiunto il numero minimo legale e per questo motivo è stata rimandata a mercoledì sera in seconda convocazione.
Il primo “episodio” di rinvio del consiglio comunale è avvenuto durante la seduta del 28 settembre quando, a notte inoltrata, il sindaco Cesare Valsecchi ha dovuto sospendere la seduta poichè con l’assessore Paolo Cola “fuorigioco” per conflitti di interesse e con la minoranza e il consigliere Valentino Mainetti che avevano abbandonato l’aula consigliare prima della discussione delle varianti del pgt, il consiglio comunale non raggiungeva più il numero legale necessario per lo svolgimento.
Lunedì sera invece il consiglio comunale non è neppure iniziato: alle 21 il primo appello della seduta consigliare ha registrato solo 8 presenti, non sufficienti per il raggiungimento del numero legale, il secondo appello, alle 22, ha dato il medesimo risultato e per questo motivo il primo cittadino Cesare Valsecchi non ha potuto fare altro che rimandare il consiglio in seconda convocazione.
Un rimando che non fa altro che alimentare ulteriormente le voci di crisi che da mesi affliggono la maggioranza calolziese, “Questa amministrazione deve prendere atto che la maggioranza in questo momento non c’è più – ha commentato il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi – deve riflettere e presentarsi in consiglio comunale con un nuovo programma, così non può andare avanti”.
Durante il “consiglio stralunato”, come definito da Dario Gandolfi, capogruppo “sviluppo lavoro e libertà”, non è passata inosservata la presenza del segretario provinciale del Partito Democratico Fausto Crimella, che ha voluto rassicurare i cittadini calolziesi: “La situazione di oggi era una cosa annunciata – ha spiegato il segretario Crimella – siamo consapevoli che all’interno dell’amministrazione Valsecchi ci siano delle difficoltà, questa sera abbiamo avuto un momento di riflessione e confronto per ritrovare una coesione interna al gruppo di maggioranza: assessori e consiglieri devono farsi un bagno di umiltà e devono tornare a pensare al bene collettivo. Da parte della maggioranza – ha continuato Fausto Crimella – c’è la volontà di continuare e di trovare una via comune per andare avanti e in questi giorni ci sono stati riavvicinamenti importanti che fanno ben sperare. Da oggi a mercoledì – ha concluso Crimella – c’è il tempo per riflettere e cercare di risolvere i problemi”.
Secondo il segretario provinciale quindi, la crisi dell’amministrazione avrebbe le ore contate e “la possibilità di trovare una soluzione sarebbe più alta di quella che si crede”, ma, come sottolineato più volte dall’assessore Paolo Cola, “deve esserci una partecipazione da parte di tutti i soggetti poiché è giusto che ognuna metta la propria faccia e risponda delle proprie azioni”.
Ma se per il segretario tutto potrebbe risolversi, l’assessore alla Cultura Luca Giovanni Valsecchi non sembra condividere il suo pensiero: “Riconosco il mio segretario provinciale, ma da stasera non riconosco più il mio capogruppo” ha tuonato riferendosi a Roberto Monteleone.
Al termine della serata si è tenuto un incontro tra il gruppo “Cittadini protagonisti” della maggioranza e il segretario Fausto Crimella per cercare di risolvere definitivamente le problematiche interne alla giunta Valsecchi e pensare “al bene della città”.