CALOLZIOCORTE – Non si placa la polemica attorno all’ex scuola elementare di Sala. Dopo il sopralluogo con la stampa effettuato dall’amministrazione ecco il comunicato stampa del gruppo di minoranza guidato dall’ex sindaco Cesare Valsecchi “Cittadini uniti per Calolzio”.
Scuola elementare di sala da immobile da abbattere a immobile da valorizzare?
“La vicenda dei vincoli posti sull’immobile della ex scuola primaria di Sala dal Ministero per i Beni Culturali, che per anni ha ospitato gli studenti di Calolziocorte, evidenzia ancora una volta il disordine e l’approssimazione dell’attuale Amministrazione nella gestione degli immobili comunali che si pensa di poter abbattere attraverso scorciatoie, senza seguire un corretto iter autorizzativo e nella totale assenza di programmazione urbanistica. Infatti, senza un piano organico di ristrutturazione dei plessi scolastici, né una visione sull’evoluzione della popolazione scolastica, la maggioranza guidata dall’Ing. Marco Ghezzi, nel solco della gestione delle quattro amministrazioni a trazione leghista che lo hanno preceduto negli ultimi 25 anni, ha deciso la demolizione della scuola primaria senza domandarsi, né tantomeno capire quale fosse il reale pregio e l’originalità architettonica dell’immobile che giace in totale stato di abbandono e senza più nessuna cura dal 2007. Medesima sorte è toccata a molti edifici pubblici lasciati andare “in malora”, abbandonati senza più nessuna cura e nessuna prospettiva di utilizzo per fare spazio a nuove costruzioni, peraltro senza un intelligente disegno urbanistico della città, dimenticandosi delle vecchie strutture lasciate deperire senza una minima manutenzione e nessun progetto di riuso. Così opere appena realizzate giacciono da anni inutilizzate: il parcheggio interrato sotto la stazione, il parcheggio coperto di fronte alla Casa Madonna della Fiducia, il parcheggio di fronte al Monastero del Lavello; altre vengono abbandonate perché sostituite da nuove costruzioni: la vecchia direzione didattica del Pascolo, il poliambulatorio nel centro di Calolzio, la scuola elementare di Rossino e la scuola dell’infanzia di Sala chiuse dall’attuale amministrazione, il vecchio Cinema Manzoni con all’interno la nuova sala civica chiusa per problemi strutturali. La vicenda della Scuola primaria di Sala deve insegnarci che è giunta l’ora di intraprendere un nuovo indirizzo urbanistico destinando più risorse alla cura e alla valorizzazione del patrimonio esistente considerandolo parte integrante della programmazione delle nuove necessità abitative, commerciali e industriali. Purtroppo nella bozza del nuovo PGT, attualmente in fase di revisione da parte della maggioranza, non si trova nessuna traccia di questo nuovo modo di pensare e programmare la città caratterizzato dal riuso delle infrastrutture esistenti e dall’eliminazione del consumo di suolo. La preoccupazione del gruppo consigliare Cittadini Uniti per Calolziocorte è che si continui a sfruttare indiscriminatamente gli ultimi fazzoletti di territorio libero da costruzioni e non si intervenga con strumenti efficaci sull’edificato con particolare attenzione ai nuclei di antica costituzione e alle aree industriali dismesse e agli edifici pubblici abbandonati”.
La risposta della maggioranza
Pronta la risposta dell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Ghezzi.
“La nota di Cittadini Uniti per Calolziocorte presenta numerose lacune e valutazioni che non corrispondono a verità. Poiché preferiamo parlare coi fatti, si precisa che tutti gli edifici di recente costruzione, con meno di 70 anni, compresa quindi la ex scuola di Sala sono esenti da qualsiasi vincolo e non c’è bisogno di alcun preliminare iter autorizzativo. Riguardo poi al fatto che alcuni edifici comunali, poco più di 5 (cui si aggiungono le scuole di Sala e Rossino, chiuse recentemente) sono in stato di abbandono da anni, ci chiediamo quali di questi siano stati ristrutturati dalla precedente Amministrazione, che se non sbaglio era guidata proprio da Cittadini Uniti per Calolziocorte (detto in modo più trasparente da PD e alcune liste civiche di area). Al nostro arrivo non abbiamo trovato progetti e nemmeno programmazioni serie. Tanto meno le risorse economiche necessarie per portarle avanti. In questi tre anni, buona parte dei quali passati a gestire la pandemia, questa Giunta (e qui ci limitiamo agli immobili comunali) ha riqualificato e arredato uno spazio nel sottopiazza Vittorio Veneto, ora affidato alla Proloco e ha completamente ristrutturato e arredato una palazzina alla ex Sali di Bario, che sarà la nuova sede della Polizia locale e della Sala Civica. L’Amministrazione sta poi partecipando a un bando regionale (500.000 euro) per riqualificare l’ex scuola di Rossino a housing sociale, spaccio alimentari per la frazione, spazio per medico di base o ufficio comunale. Quanto alla ex ASL di piazzale Kennedy è stata candidata in Regione da questa Amministrazione a diventare la Casa delle Comunità di Calolziocorte. L’ alternativa è un ampliamento del Poliambulatorio, che al momento per la verità ha migliori chance di essere scelta da Regione, per motivazioni che la Giunta condivide. Anche il parcheggio interrato alla Stazione, mai aperto nemmeno durante la giunta di Cittadini Uniti, è oggetto di un intervento (il progetto è in fase di completamento) che si concretizzerà nel 2022. L’unico immobile davvero difficile da rigenerare è l’ex Cinema Manzoni. Ci abbiamo provato ma con scarso successo per la collocazione infelice. Infine il parcheggio e tutta l’area intorno al monastero del Lavello sono oggetto in questi mesi di un intervento che riqualificherà completamente la zona. Quanto alle scuole, parlano le cose fatte e quelle in corso di realizzazione. Il piano c’è ed è ben dettagliato. Alla fine dell’intervento non ci saranno più tetti in eternit sulle scuole di Foppenico e Pascolo (nell’edificio della materna è stato rifatto il tetto, oltre ad altri interventi di messa in sicurezza contro gli sfondellamenti). A Sala è in corso l’ampliamento del plesso, dopo l’importante intervento di manutenzione straordinaria del 2019-2020 e a Foppenico verrà realizzata una scuola nuova nel triennio 2022-2024 (progetto pronto, finanziamento garantito). Interventi migliorativi sono stati effettuati anche all’Asilo Nido e alla scuola di via Lavello. Tutte le scuole, tranne quella di Lorentino, che non ne ha la necessità, sono state dotate di impianti fotovoltaici. La spesa complessiva destinata alle scuole sfiora i sei milioni di euro, in buona parte recuperati con finanziamenti che abbiamo dovuto andare a cercare ovunque c’era una possibilità. Attendiamo l’elenco di quanto è stato fatto nei cinque anni di Giunta di centro sinistra per un confronto oggettivo”.