Nuova Lecco-Bergamo, Calolzio BeneComune chiede di ripensare il progetto

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I lavori
Lo svincolo di Calolziocorte abbandonato da anni

Nel consiglio comunale di lunedì sarà discussa la mozione del gruppo guidato da Sonia Mazzoleni

“Non vogliamo fermare un’opera strategica, ma chiediamo di ripensare una diversa progettazione capace di dare risposte vere”

CALOLZIOCORTE – “Un progetto sbagliato fin dall’inizio, con una visione, una prospettiva provinciale che, di fatto, ha rinunciato fin dall’inizio ad alzare lo sguardo su una soluzione capace di bypassare l’uscita in via dei Sassi che trasferisce il traffico in una zona altamente sensibile per la presenza del Monastero del Lavello, dell’Istituto Rota e del cimitero maggiore. Una zona inoltre a rischio idrogeologico per la presenza del lago”.

Il gruppo consigliare di minoranza Calolzio BeneComune continua a esprimere forti dubbi e preoccupazione sul “nuovo” progetto della variante San Gerolamo della Lecco-Bergamo, opera cominciata e ferma da decenni che, ultimamente, nel contesto degli investimenti per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ha trovato nuovo impulso.

Il gruppo guidato da Sonia Mazzoleni è preoccupato per le possibili ripercussioni negative dell’opera sul territorio calolziese, sia in termini di impatto dei lavori che in termini di traffico. Perciò ha presentato un’articolata mozione (QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE) che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale in programma a Calolziocorte nella serata di lunedì 29 aprile. In particolare il gruppo chiede al consiglio comunale di discutere con Anas una modifica del progetto trovando una soluzione che possa risolvere in maniera definitiva l’annoso problema del traffico a Calolzio.

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Sonia Mazzoleni

“Già nel Consiglio Comunale Straordinario i tantissimi cittadini presenti hanno manifestato numerose perplessità sull’utilità dell’opera in rapporto ai disagi prospettati nella relazione del Sindaco agli abitanti – continuano da Calolzio BeneComune -. Disagi che nella fase di realizzazione bloccheranno dai sei agli otto anni l’attività commerciale, economica e sociale di un’intera città. Una serata dove alle tante domande poste sono seguite risposte poco convincenti di un Sindaco che nei vari passaggi sulla progettazione si è sempre chiamato fuori, della serie, tanto non abito a Calolzio e non sarò io a gestire le criticità della realizzazione dell’opera”.

“Ma adesso i nostri cittadini potranno fare sonni tranquilli perché di fronte a un’opera che traumatizzerà un’intera città, ecco il nostro sottosegretario Mauro Piazza e il consigliere delegato alla viabilità Mattia Micheli per la Provincia di Lecco, oggi, forse, consapevoli che una ‘Lecco-Bergamo’ che sbuca al Lavello non serve a nessuno, prospettare che la ‘riga’ tracciata sulla piantina del PTCP della Provincia che porta dal Lavello al ponte Cantù, ha ottenuto la progettazione, peraltro senza risorse aggiuntive. Peccato che, come tutti sappiamo, in campagna elettorale si può dire tutto, dimenticandoci che ad oggi c’è un progetto preliminare che esce al Lavello e quello, purtroppo per Calolzio, rimane tale. Ma che la progettazione con l’uscita al Lavello sia sbagliata ce lo dice la stessa relazione dell’Amministrazione Comunale di Calolziocorte che nelle note di chiusura, alla luce anche delle diverse criticità sollevate da Anas, così recita, forse sarebbe stato utile approfondire anche un ulteriore tracciato alternativo che superasse l’abitato di Calolziocorte a monte, contemplando quindi anche il futuro lotto con immissione in galleria dall’imbocco di Chiuso e arrivo direttamente alla rotatoria del ponte Cesare Cantù. Per questo crediamo che sia ora il momento non per fermare un’opera pubblica strategica per tutto un territorio, ma ripensare una diversa progettazione capace di dare vere risposte e soluzioni viabilistiche rispettose però del vivere urbano della nostra città. Se non ora quando, è questo che la nostra mozione sta chiedendo all’intero Consiglio Comunale di Calolziocorte”.