Decreto Delrio, in provincia il Pd si spacca a metà

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arrigoniLECCO – Maggioranza unita contro il decreto Delrio e il Pd spaccato a metà. Questo è il risultato della votazione di ieri sera, lunedì, in consiglio provinciale a Lecco sull’ordine del giorno presentato congiuntamente da Lega Nord, NCD-Fratelli d’Italia e dal gruppo di minoranza UDC, uniti contro il disegno di legge Delrio che prevede lo svuotamento delle province.

Sono stati respinti gli emendamenti presentati dal PD, finalizzati a modificare lo Statuto di Villa Locatelli per ridurre la giunta a sei assessori e, secondo il capogruppo della Lega Nord Paolo Arrigoni, a togliere alla Regione voce in capitolo per quel che riguarda la riforma costituzionale.

“L’ordine del giorno presentato non era contro il mantenimento dello status quo – spiegano i rappresentanti del Carroccio – Vuole invece ottenere un effettivo risparmio della spesa pubblica eliminando quel sottobosco di enti intermedi le cui funzioni devono essere esercitate da un nuovo e unico soggetto, da individuare, il cui organo di Governo sia di primo livello, quindi eletto dai cittadini”.

Il documento approvato  “impegna la Giunta provinciale di Lecco a farsi promotrice, in tutte le sedi competenti, di una richiesta di sospensione dell’esame in Parlamento del disegno di legge recante Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”.

Oltre a ciò contiene una “richiesta di avvio di una riforma costituzionale, attraverso un’intesa Stato-Regioni volta a disciplinare, mediante la soppressione di tutti gli enti intermedi, Comunità Montane, Consorzi, Enti parco…, la nascita di una nuova forma associativa, di primo livello, con l’elezione degli organi di governo da parte dei cittadini, e le modalità di esercizio delle funzioni di Bonfanti, Bruseghini, Mazzoleniarea vasta, tenendo conto dei connotati particolari del proprio territorio”.

Proprio sul punto riferito al ruolo delle regioni nella riforma costituzionale  il capogruppo del Pd Italo Bruseghini ha posto il veto e quando il capogruppo della Lega Nord Paolo Arrigoni ha proposto un emendamento che prevede di avviare la riforma attraverso un’intesa tra Stato e Regione il Pd si è diviso in due e un gruppo di consiglieri  ha appoggiato l’ordine del giorno.

Oggi, martedì, in Commissione Affari costituzionali del Senato, inizia l’esame degli oltre 3 mila emendamenti presentati sul decreto Delrio. “Attendiamo di vedere se i senatori della maggioranza che sostiene il Governo Renzi si comporteranno in coerenza con i propri amministratori locali che vivono le problematiche dei territori!”, conclude il Carroccio lecchese.