LECCO – Virginio Brivio riconfermato alla guida della città: è lui il vincitore delle elezioni 2015 che regalano al sindaco uscente altri cinque anni di governo del capoluogo manzoniano. Sconfitto l’avversario di centrodestra, il commerciante Alberto Negrini, suo sfidante al ballottaggio.
Il primo cittadino è stato scelto dal 54,38% dei lecchesi (9.676 preferenze) che domenica si sono recati alle urne per esprimere il proprio voto e che sono stati 18.202 su 38.140 aventi diritto di voto. Il 31 maggio, al primo turno, Virginio Brivio aveva ottenuto il 39, 21% delle preferenze e, nel 2010, era stato eletto sindaco con il 50,22% dei voti, vincendo al primo turno.
Negrini, dopo essersi guadagnato la sfida del ballottaggio con il 26,53% dei voti, domenica si è fermato al 45,62% dei consensi.
Una nuova vittoria anche per la coalizione di centrosinistra che, come nel 2010, ha riproposto l’alleanza tra Partito Democratico e Appello per Lecco, alla quale si è aggiunta la lista civica Vivere Lecco fondata da Ezio Venturini, posto occupato nelle scorse elezioni dall’IDV, partito del quale fa parte lo stesso Venturini e che ha dato il suo appoggio al nuovo soggetto civico.
Centro sinistra vittorioso senza l’apporto delle liste più di sinistra che, a differenza della scorsa tornata elettorale dove avevano garantito il trionfo al primo turno di Brivio, quest’anno hanno corso da sole con il candidato Alberto Anghileri sotto il simbolo di “Cambia Lecco”.
Nulla da fare per Negrini e per il centrodestra a trazione leghista: nonostante l’arrivo in città di diversi “big” della politica tra i quali il segretario del Carroccio, Matteo Salvini (ben tre le sue visite in città dall’inizio della campagna elettorale) e il cavaliere Silvio Berlusconi, il candidato sostenuto Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Viva Lecco non è riuscito ottenere il consenso che invece Brivio ha saputo mantenere in cinque anni di amministrazione della città.
Da sottolineare il dato sull’astensionismo: domenica si è infatti recato ai seggi solo il 47,72% dei lecchesi aventi diritto di voto contro il 57,45% di quelli che invece avevano votato il 31 maggio in occasione del primo turno, su un totale di 38.140 votanti.
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