LECCO –Due candidati alle europee, undici candidati sindaci, 45 presenze in liste di altri comuni e 20 tra sostenitori e simpatizzanti: mercoledì sera, all’Nh Hotel, la Lega Lombarda presenta coloro che concorreranno alle prossime elezioni sotto il simbolo del Carroccio.
Walter Gaiardoni per Bosisio Parini, Ennio Fumagalli per Castello Brianza, Carlo Malugani per Erve, Maurizio Fumagalli per Garbagnate Monastero, Edoardo Zucchi per Lierna, Massimo Panzeri per Merate, Roberto Paolo Ferrari per Oggiono, Matteo Crippa per Paderno D’Adda, Andrea Motta per Valgreghentino, Giuseppe Castagna per Valmadrera e Marco Benedetti per Verderio: sono questi i nomi dei leghisti che concorreranno per la poltrona di primo cittadino nei rispettivi comuni.
Mantenere la maggioranza o conquistarla dopo anni passati in minoranza, l’obbiettivo che accomuna tutti i candidati, sia per le elezioni comunali che per quelle europee, sembra essere quello di “non permettere alla sinistra di governare”.
Come Matteo Crippa, candidato a Paderno D’Adda, che dichiara: “Voglio mandare a casa quei sinistrorsi che governano il mio paese da vent’anni”.
Stesso discorso per Valmadrera, storica roccaforte del Pd: facendo una considerazione sui fatti avvenuti a seguito dell’inchiesta Metastasi, compreso dunque l’arresto dell’ex sindaco Marco Rusconi mentre era ancora in carica, il commissario provinciale della Lega Giulio De Capitani spiega che sarebbe importante vincesse il loro candidato Giuseppe Castagna perché “Valmadrera potrà essere rivalutata solo se cambierà il governo dato che è dal dopoguerra che ad amministrare sono i democristiani e i loro successori”.
Ostinatamente critico verso la sinistra è anche Andrea Robbiani, sindaco uscente di Merate che il 25 maggio correrà, invece, per la poltrona da europarlamentare, il quale porta come esempio negativo l’attuale amministrazione lecchese: “C’è una sinistra che vuole privatizzare il sistema idrico inserendolo in una grande holding, cosa negativa perché a questa holding si permette di rilasciare dividendi che vengono poi usati per risanare i bilanci comunali, come, ad esempio,aveva fatto richiesta Virginio Brivio un po’ di tempo fa. Queste sono questioni molto tecniche, ma la gente le deve sapere, dobbiamo informare. Con queste elezioni dobbiamo ricompattare il gruppo, non dobbiamo lasciare l’amministrazione in mano a questa gente”.
Massimo Sertori, attuale presidente della provincia di Sondrio, mira come Robbiani a Bruxelles, e nel suo comizio punta il dito non solo sulla sinistra, ma su tutta la composizione dell’attuale amministrazione in Parlamento:
“Stanno facendo il divide et impera ed è una cosa molto pericolosa, vogliono togliere il potere alle Provincie che sono state regolarmente elette dai cittadini mascherando l’operazione con una riduzione di costi. Le Province in realtà saranno commissariate e quindi manterranno le spese, l’unica cosa ad essere eliminata sarà la possibilità da parte dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti. Per quanto riguarda i comuni, invece, stanno cercando di farli cadere per asfissia con tutte le imposizioni fiscali e nel mirino poi ci sono anche le Regioni: vogliono togliere loro alcune competenze e centralizzarle, ovvero portare tutto sotto Roma, con la scusa che non sarebbero in grado di adempiervi, in realtà è capitato solo che alcune Regioni non riuscissero a seguire alcune competenze ed è stata fatta una generalizzazione ad hoc. E’ vero che in politica sono state fatte cose sbagliate, ma altrettanto sbagliato è delegittimare tutta la politica perché non esistono vuoti di potere e, se accade una delegittimazione, il rischio è quello che arrivi qualcun altro a prendere questo potere con le più varie modalità…”.
Alla serata di presentazione hanno partecipato anche il vicepresidente della Provincia Stefano Simonetti, il senatore Paolo Arrigoni, il consigliere regionale Antonello Formenti e Antonio Rossi, assessore regionale della Giunta guidata da Roberto Maroni che ha voluto essere presente per “conoscere i candidati locali della Lega, avendo potuto lavorare con i membri leghisti della Giunta che si sono dimostrati persone attaccate al territorio e capaci di una buona amministrazione”.