Confermata l’aliquota unica dello 0,80% e la fascia di esenzione a 17 mila euro
FdI propone due emendamenti per alzare la fascia almeno a 18 mila euro, entrambi bocciati dalla maggioranza
LECCO – Ha fatto discutere – e non poco – la delibera sulle aliquote Irpef 2026 (l’imposta sul reddito delle persone fisiche, ndr) votata lunedì sera in consiglio comunale. Come già annunciato la scorsa settimana in commissione II, anche per il prossimo anno il Comune di Lecco conferma l’aliquota unica dello 0,80% per l’addizionale comunale Irpef, mantenendo invariata la fascia di esenzione a 17 mila euro.
La decisione, ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, tiene conto “del generale aumento del costo dei servizi erogati, del processo inflattivo degli ultimi anni e dei costi di gestione dei nuovi spazi consegnati alla città”. Nonostante l’aumento delle spese di gestione, l’amministrazione ha scelto di confermare l’attenzione verso le fasce più deboli, mantenendo invariata la soglia di esenzione già innalzata nel 2024 da 16 a 17 mila euro. L’aliquota unica dello 0,80% era stata confermata anche per il 2025. Pietrobelli ha sottolineato come la linea dell’amministrazione sia stata quella di concentrare le risorse su interventi diretti e mirati, già attivi nel sistema di welfare cittadino e ulteriormente potenziati nella variazione di bilancio (la penultima dell’anno): “La soglia di 17mila euro ci sembra un buon compromesso ed è il doppio di quella della fiscalità nazionale” ha ricordato.
Alla delibera ha presentato due emendamenti Simone Brigatti, consigliere di Fratelli d’Italia, che già la scorsa settimana aveva sollevato perplessità sulla decisione di non alzare la fascia di esenzione. I due emendamenti presentati durante la seduta proponevano di portare la fascia di esenzione a 19 mila euro o a 18 mila in alternativa: “La scelta di tre anni fa di aumentare la tariffa – ha ricordato Brigatti – era stata dettata dal periodo storico particolare segnato da inflazione e aumenti, anche a causa della situazione geopolitica estera. Con i dati del bilancio alla mano oggi siamo a chiedere un intervento che impegnerebbe poche risorse se confrontato ad altri, discutibili, presi dall’amministrazione”.
A supporto degli emendamenti sono intervenuti i gruppi di opposizione, Lega, Fratelli d’Italia, Lecco Ideale, Appello per Lecco e Gruppo per Lecco: “L’inflazione non colpisce solo il comune ma anche le famiglie – ha detto Giovanni Tagliaferri (Gruppo per Lecco) – le spese che aumentano sono frutto di scelte politiche”. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha definito “una forzatura” chiedere nuovi contributi. Contraria invece la maggioranza che ha bocciato gli emendamenti.
Deluso il consigliere Brigatti che a voto concluso ha commentato: “Sarebbero bastati meno numeri e meno parole ma più buon senso per rendere possibile quello che l’assessore Pietrobelli ha detto essere impossibile. Davanti a sempre maggiori spese e aumenti per le famiglie meno abbienti, la maggioranza boccia due emendamenti volti ad aumentare la fascia di esenzione dell’addizionale Irpef. Sarebbe questo il cambio di passo?”.

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