Sicurezza sui treni e nelle stazioni, mozione unanime in Provincia

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Controlli in stazione a Calolzio (foto archivio)

Approvata all’unanimità una mozione per contrastare microcriminalità e spaccio nelle stazioni ferroviarie sulla tratta Lecco-Milano

In Aula opinioni diverse sull’impiego dei militari dell’operazione ‘Strade Sicure’ ma alla fine la mozione è stata condivisa

LECCO – Il consiglio provinciale nella seduta di ieri sera, mercoledì 2 aprile, ha votato all’unanimità la mozione di “Richiesta di convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in merito agli episodi di microcriminalità, spaccio e disordine nelle stazioni ferroviarie della tratta Lecco-Milano”. Maggioranza e minoranza si sono ritrovati concordi nelle intenzioni espresse dalla mozione che impegna il presidente della Provincia di Lecco in diverse azioni, incentrate alla sicurezza.

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L’assessore Luca Caremi

Ad illustrare il documento il consigliere Luca Caremi (Casa dei Comuni): “Negli ultimi mesi, come anche ampiamente documentato dai vari organi di stampa, si sono verificati numerosi episodi di microcriminalità, spaccio e situazioni di disordine e violenza nelle stazioni ferroviarie lungo la tratta che collega Lecco a Milano – ha premesso – questi episodi hanno generato un crescente senso di insicurezza tra pendolari, residenti ed anche attività commerciali site nelle vicinanze delle stazioni: di questo si è parlato anche in un recente incontro avuto dai sindaci di Calolzio, Airuno,  Olgiate, Osnago, Cernusco, Olginate e Merate con il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno On. Nicola Molteni, concordando la necessità di un’azione di deterrenza coordinata per contrastare i fenomeni di criminalità e degrado nelle stazioni ferroviarie. Riteniamo serva un maggiore coordinamento tra le istituzioni locali, le forze dell’ordine e gli enti ferroviari per individuare soluzioni concrete e immediate”.

La mozione, come spiegato da Caremi,  impegna la presidente della Provincia “a richiedere formalmente alla Prefettura di Lecco la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione di tutti i soggetti competenti, al fine di affrontare il problema della microcriminalità, dello spaccio e del disordine nelle stazioni ferroviarie lungo la tratta Lecco-Milano e a sollecitare un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e sui treni della linea ferroviaria attraverso pattugliamenti continuativi e mirati, operazioni di contrasto allo spaccio video sorveglianza e l’attivazione dell’operazione Strade Sicure”.

Il consiglio provinciale di Lecco (foto archivio)

Su quest’ultimo punto l’opinione del consiglio si è ‘divisa’ tra chi ha sostenuto la necessità di attivare l’operazione, che prevede il presidio dei militari dell’Esercito – come già avviene in altre stazioni del territorio regionale – e chi, come il gruppo La Provincia territorio bene comune, invece ha chiesto una mediazione. “Non sono certo che la presenza dei militari sia un deterrente maggiore – ha affermato il consigliere Felice Rocca, sindaco di Osnago che ha inizialmente chiesto di stralciare dalla mozione la parte relativa all’operazione Strade Sicure – il resto delle richieste è assolutamente condivisibile”.

“Il tema dell’operazione Strade Sicure è stato espressamente richiesto da uno dei sindaci presenti all’incontro al Sottosegretario Molteni – ha precisato Caremi – personalmente non credo che la vista dei militari in stazione debba essere considerata come qualcosa di preoccupante per i cittadini, anzi, credo darebbe più sicurezza che la divisa. A Calolzio l’unico accoltellamento avvenuto in stazione si è verificato con gli uomini della Polfer a una quindicina di metri di distanza. Ricordo questo per dire che spesso, purtroppo, la presenza delle divise per queste persone non è un deterrente, forze invece la presenza dei militari come già avviene in stazioni come quelle di Milano ma anche Como e altri comuni di quella Provincia farebbe più al caso nostro”. Caremi ha continuato: “Oggi sempre a Calolzio abbiamo operazioni ad alto impatto delle forze dell’ordine che però, a percezione dei cittadini, portano poco: forse una presenza più discreta ma continuativa sarebbe più utile. Per questo motivo non stralcerei Strade Sicure dalla mozione ma la terrei come proposta”.

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Alessandra Hofmann

Sul tema è intervenuta anche la presidente Hofmann: “Eliminare ‘Strade Sicure’ dalla mozione dà l’idea che si abbia paura, invece io credo che la presenza delle divise e dell’esercito in certi contesti richiami rispetto e sicurezza. Preciso inoltre che non è detto che, a richiesta, il servizio venga attivato, il Cosp è composto da diversi enti e non è la Provincia a decidere, certamente potrebbe essere uno strumento di prevenzione aggiuntivo”. Parlando di numeri, la presidente ha rimarcato come a Lecco la situazione non sia particolarmente preoccupante, “nonostante ciò il percepito è negativo, lo dimostra il numero di persone, donne in particolare, che hanno smesso di usare il treno per andare al lavoro o in università perché preoccupate di avere brutte esperienze, soprattutto in certi orari. Voglio dire che se a Lecco lo standard di sicurezza è accettabile non dobbiamo dare di meno, i cittadini si aspettano risposte ed è nostro compito darle”.

Alla fine della discussione i gruppi hanno convenuto di emendare la mozione, votata all’unanimità: “Vi ringrazio – ha concluso Hofmann – perché di fronte a temi prioritari che riguardano la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini il confronto è sempre positivo e costruttivo”.