Elezioni 2026. Fasoli apre la sede elettorale: “Riparte il lavoro di squadra”

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Fasoli candidato sindaco il paese di tutti apertura sede elettorale

“Il Paese di Tutti” avvia ufficialmente la campagna verso il 2026 con Riccardo Fasoli candidato sindaco

Programma e lista in costruzione, nuove energie da coinvolgere e una lunga lista di progetti già sul tavolo (tra cui lo svincolo verso Lecco)

MANDELLO – La porta della sede in Piazza della Repubblica si è riaperta questa mattina, sabato. Per “Il Paese di Tutti” un gesto molto più che simbolico: è l’avvio concreto della corsa verso le elezioni 2026 che interesseranno il territorio di Mandello, oltre ad altri Comuni della provincia. Riccardo Fasoli, sostenuto dal suo gruppo, si rimette in cammino per il terzo mandato, deciso a mettere in campo nuove energie e a misurarsi ancora una volta con le sfide del territorio.

“Ora si parte con il lavoro di squadra – annuncia Fasoli -. Ci siamo già confrontati con i membri storici del gruppo e l’obiettivo è coinvolgere anche persone che hanno fatto parte della maggioranza in precedenza, aprendo le porte anche a chi vuole portare idee nuove”. Di nomi, ancora, non si parla: “Ci saranno alcune riconferme, poi speriamo di rendere partecipi i giovani, qualcuno si è già avvicinato. Resta ancora da capire quando sarà la scadenza elettorale”.

Sul piano politico, il candidato sindaco non nasconde l’orientamento del gruppo: “Siamo una lista civica, improntata verso il centrodestra. Come cinque anni fa abbiamo avuto l’appoggio di Fratelli d’Italia, e siamo aperti al dialogo anche con Lega e Forza Italia, ma non siamo disponibili a scambi di numeri. A livello sovracomunale invece il confronto resta sempre aperto con tutti”.

Il programma elettorale, chiarisce Fasoli, non partirà da zero. Si costruirà sulle basi delle ultime due legislature: “Ripartiamo da ciò che è stato fatto e da ciò che non è stato completato. Ci sono problemi ancora aperti e nuove sfide che stanno arrivando”.

La mobilità resta il nodo principale: “Negli ultimi anni di conquiste ne abbiamo fatte: la fermata a Mandello dei treni diretti, lo svincolo da e per Sondrio, e altre puntiamo a realizzarle come snellire la viabilità interna al paese, già messa a dura prova e con il traffico destinato a crescere con l’arrivo di QC Terme e la nuova fabbrica Moto Guzzi“. E proprio la Guzzi segnerà una svolta per Mandello: “Il nuovo stabilimento non avrà solo un nuovo museo e una produzione rinnovata, ma sarà un grande spazio pubblico: due piazze nuove, bar, ristorante, sala conferenze e aree aperte. Uno spazio di cultura e aggregazione che permetterà di ampliare l’offerta del territorio”.

Importante obiettivo su cui il gruppo lavorerà è lo svincolo per Lecco: “Resta prioritario. L’attraversamento di Abbadia, nonostante le migliorie apportate, è ancora critico. Programmeremo quel tassello che ci manca per connetterci al resto del territorio”.

Di “carne al fuoco” ce n’è già parecchia: portare avanti il partenariato pubblico-privato per il Lido, che vedrà nel 2026 la scadenza della convenzione siglata con Canottieri Moto Guzzi e la prospettiva di affidarlo a un operatore economico che lo riqualifichi; la gestione dell’area giardini, che proseguirà ancora per un anno e l’idea di mettere in campo insieme all’operatore nuove attività pensate soprattutto per i giovani; l’efficientamento energetico degli edifici comunali; la nuova convenzione con la Polisportiva; la torre di Maggiana, per cui la ditta incaricata avvierà interventi di manutenzione e messa in sicurezza entro fine anno con l’obiettivo di realizzare all’interno un museo multimediale; il bando aree interne per vedere la biblioteca rinnovata con coworking e sala studio autonoma. In chiusura poi il bando per le ex scuole in via XXIV Maggio per la riqualificazione, valorizzazione e gestione dell’immobile. Citata anche l’area ex campeggio, dove i lavori stanno proseguendo, dopo mesi di contrasti giuridici e politici.

Tra gli interventi portati a termine il candidato sindaco per “Il Paese di Tutti” ricorda il primo lotto dei giardini pubblici che ha portato alla sistemazione del lungolago (“anche se restano ancora da risolvere i problemi di sicurezza che soprattutto nella stagione estiva riscontriamo sul molo e la darsena Falck”) e il completamento del secondo lotto del lungolago di Olcio, con il chiosco già utilizzato con successo.

Notevole è stata anche l’attività culturale: “Quest’anno abbiamo avuto 90 eventi estivi, tra Comune e associazioni”.

Fasoli ricorda poi il lavoro con Lario Reti Holding, soprattutto per risolvere il problema delle bombe d’acqua: “In passato piazza Garibaldi si ritrovava con mezzo metro d’acqua. Oggi non accade più. L’acquedotto è stato rifatto, risolvendo criticità che ci trascinavamo da anni”. C’è anche la questione ambulatorio: “Dopo anni di verifiche, abbiamo scoperto di esserne proprietari: ora investiremo nella sistemazione termica per garantire la continuità dei servizi sul territorio”.

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Guardando avanti, Fasoli prosegue: “In questi mesi continueremo a ragionare sul programma e a raccontare quanto già fatto. Siamo aperti a proposte, e accetteremo le critiche: il confronto, quando costruttivo, serve a migliorare. È impensabile che sei o dieci persone possano capire da sole tutte le necessità dei cittadini”.

Poi il ringraziamento al gruppo per avergli dato nuovamente fiducia: “Cinque anni fa, complice la pandemia, non abbiamo potuto lavorare sul ricambio generazionale. Oggi è il momento di far crescere nuove figure. Il futuro del Paese di Tutti non dipende da una singola persona, ma dai progetti che saprà portare avanti insieme alla comunità”. Un Paese di Tutti che, nelle intenzioni, vuole continuare a essere davvero di tutti.

Ogni lunedì sera alle 20.45 (fatta eccezione per le date del 29 dicembre e del 5 gennaio) la sede in Piazza della Repubblica resterà attiva e aperta, diventando il fulcro organizzativo della campagna, ospitando eventi, riunioni e incontri con la cittadinanza.