Martedì sera la riunione del consiglio straordinario sull’emergenza Covid dopo i tanti contagi registrati a febbraio
In discussione l’ipotesi di creare un centro vaccinale condiviso con i Comuni limitrofi: “Bisogna fare in fretta per non dare l’occasione al virus di mutare ancora”
CERNUSCO – Lavorare insieme per individuare strategie e trovare soluzioni per affrontare insieme la recrudescenza del coronavirus, tornato a colpire in maniera forte in tutta Italia e anche a Cernusco, il Comune che, insieme a Olgiate, si è trovato costretto a chiudere le scuole con qualche giorno di anticipo rispetto all’ordinanza regionale entrata in vigore venerdì 5 marzo. E’ emersa un’unità di intenti e di volontà durante il consiglio comunale straordinario richiesto dai due gruppi di minoranza per fare il punto sulla situazione pandemica in paese.
Cernusco e i tanti contagi
Un’ora e mezzo di confronto per parlare non solo dell’andamento della curva dei contagi, che sembra finalmente aver, almeno a Cernusco, rallentato un po’ la corsa, ma anche di come farsi trovare pronti per la sfida della vaccinazione massiva e per il ritorno a scuola, che tutti hanno auspicato possa avvenire il più velocemente possibile.
Come detto, Cernusco ha registrato un incremento vertiginoso delle persone in isolamento perché positive o contatti stretto di positivo passate da 7 l’8 febbraio alle 92 del 4 marzo, data che sembra segnare un rallentamento della corsa del virus, ora “fermo” a 79 persone in quarantena, tra cui molti under 25 anni.
Tante le concause di una simile progressione
“È evidente che una simile progressione sia imputabile non ad una sola causa ma ad un insieme di contesti sociali alimentati anche da un abbassamento della soglia di attenzione e del conseguente mancato rispetto delle prescrizioni in corso – ha rimarcato il sindaco Giovanna De Capitani – È sbagliato colpevolizzare solo la scuola con l’avvio delle lezioni in presenza (le superiori hanno ripreso a gennaio, ndr)”. Il primo cittadino ha sottolineato come a pesare sia stato anche l’indotto parallelo dato dagli spostamenti, dalle attività extra-didattiche e dall’insorgere delle varianti che colpiscono in modo più incisivo e si diffondono più rapidamente tra le fasce d’età più giovani. Relazione alla mano, De Capitani ha evidenziato come i cernuschesi siano stati rispettosi delle norme: su 600 auto controllate dalla Polizia locale sono state accertate solo 3 multe per violazioni norme Covid.
Accelerare sulle vaccinazioni anti Covid
E’ toccato invece al consigliere Ferruccio Conte fare il punto sulle vaccinazioni, spiegando l’importanza di accelerare il passo per non permettere a nuove varianti, magari vaccino resistenti, di prendere il sopravvento. Un discorso che ha così aperto il dialogo con il consigliere di Identità e Futuro Nostro Cernusco Gerardo Biella pronto a ribadire l’urgenza di farsi trovare pronti: “Penso che dovremmo agire in sinergia con i Comuni dell’ex consorzio delle scuole medie, ovvero Lomagna, Montevecchia e Osnago. Insieme potremmo avere una certa forza e attrezzarci per allestire un punto vaccinale nella palestra delle scuole medie al Moscoro o al centro sportivo, posizionando magari una tensostruttura”. Per Biella non può bastare continuare a gravare sul presidio ospedaliero del Mandic e non ci si può nemmeno accontentare della proposta fatta dai privati (l’azienda Technoprobe, ndr): “Penso che sia giusto che sia il pubblico ad attivarsi per questa campagna. Se poi non dovesse arrivarci, giusto ricorrere all’aiuto di altri”.
Scuola: tamponi rapidi e rivedere la mensa
Gennaro Toto, sempre di Identità e Futuro Cernusco, ha invece focalizzato l’attenzione sul mondo della scuola: “Penso che quanto successo a Cernusco testimoni il fatto che il sistema di tracciamento dei contatti non abbia funzionato alla perfezione. Dobbiamo trovare una soluzione per fare in modo che, una volta che le scuole riapriranno, si possa intervenire con maggiore tempestività e arginare eventuali focolai”. Convinto della necessità di rivedere anche il sistema mensa, Toto ha proposto una campagna di screening con test rapidi per gli studenti, incontrando però lo scetticismo, motivato dai problemi di autorizzazione da parte delle famiglie, del sindaco.
La scuola media senza linea internet
Il primo cittadino ha invece promesso un rapido intervento, di concerto con i colleghi sindaci, per risolvere il problema del mancato funzionamento della rete internet alla scuola media. Una questione non da poco visto che, data l’assenza del collegamento web idoneo per permettere di poter svolgere la Dad da scuola, anche i bambini Bes, che pure avrebbero diritto alle lezioni in presenza, sono costretti alla didattica a distanza. Tra le richiesta attinenti al mondo della scuola, da registrare quella del consigliere Biella che ha chiesto di valutare l’ipotesi di far tornare in aula, a giorni scaglionati, le classi in modo da ridurre i numeri di persone in “circolo”.
“Sottoporremo la proposta alla dirigente scolastica – ha concluso il sindaco –. Penso che sia fondamentale porre la massima attenzione alla popolazione scolastica e ringrazio per gli stimoli ricevuti. Sarà mia premura condividere con gli altri sindaci l’ipotesi di un punto vaccinale con una struttura temporanea in un luogo come potrebbe essere il centro sportivo.