Il bilancio del primo mandato amministrativo di Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello e presidente della Provincia di Lecco
“Il nostro punto di partenza è l’amore per Monticello perché per me Monticello è casa ed è dove mi trovo bene.I giochi politici? Li lascio ad altri”
MONTICELLO – “Sono stati cinque anni molto intensi e stimolanti in cui, all’impegno come sindaco, si è affiancato prima quello di presidente della conferenza dei sindaci del Casatese e poi, dal dicembre 2021, quello di presidente della Provincia”. Traspare soddisfazione, condita con un pizzico di orgoglio, dalle parole di Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello dal 2019 alla guida di Rinnoviamo Monticello, lista civica orientata al centrodestra, pronta a ricandidarsi, alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, per provare il bis.
Il mandato che sta per chiudersi è stata un’esperienza vissuta con tanto impegno e determinazione, consapevole di essere al primo incarico amministrativo di rilievo e di dover dimostrare di esserne all’altezza. Padre tedesco, madre veneta, nata a Giussano e “trapiantata” a Monticello dopo il matrimonio con il marito, Hofmann si era candidata la prima volta nel 2014 con l’allora sindaco Luca Rigamonti, non venendo eletta. “Sono stata però nominata come referente per l’amministrazione comunale all’interno della casa di riposo. Un incarico importante che mi ha permesso di conoscere i meccanismi di funzionamento di una realtà difficile e complessa come quella di un’azienda speciale, prendendo dimestichezza con il settore della pubblica amministrazione”.
Nel 2019 è arrivata la candidatura a sindaco, con la vittoria con il 54,67% contro la lista Vivere Monticello guidata da Ausilia Fumagalli. “Devo dire grazie alla squadra con cui abbiamo lavorato e condiviso un bel percorso insieme. Questi cinque anni sono stati contraddistinti dall’emergenza Covid che ha inciso notevolmente nelle priorità e nella gestione dell’attività amministrativa. Sono stati anni in cui è emerso con prepotenza che le grandi opere sono necessarie, ma un sindaco deve anche sapere stare vicino alla gente con gesti semplici di ascolto, supporto, vicinanza e risposta. Penso a quanto sia stato gradito un regalo piccolo e quasi banale come quello, fatto nel Natale 2020, di donare agli anziani una stella di Natale. Siamo umani e dobbiamo ricordarci di restare sempre vicini ai bisogni delle persone. Ho apprezzato molto che in quel periodo buio e complicato molti giovani si siano avvicinati e resi disponibili per attività extra”.
Cinque anni quindi di attenzione, in cui non sono mancate però le opere pubbliche. “Siamo riusciti a mettere mano alla riqualificazione di via Roma, una via residenziale che necessitava di lavori ai sottoservizi, effettuati anche grazie al contributo di Lario Reti Holding”. Una particolare attenzione è stata poi riservata alle scuole, riuscendo ad attingere anche a contributi da altri enti per il finanziamento degli interventi. Particolarmente importanti i lavori effettuati alle medie, dove si è messo mano al tetto per risolvere i cronici problemi di infiltrazione (tanto che per alcune settimane gli studenti hanno dovuto chiedere ospitalità alle scuole di Missaglia) mentre alla primaria si è dato un tocco di colore, rispondendo anche alle richieste contenute nel Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Si è operato anche sul fronte delle asfaltature di strade e marciapiedi: “Abbiamo deciso di muoverci con criterio, facendo predisporre un piano delle asfaltature che potesse restare in eredità anche alle prossime amministrazioni e tale da definire criticità e priorità di intervento così da poter trasformare i progetti in realtà man mano che si trovano le risorse disponibili”.
Monticello è riuscito anche ad attingere un contributo, pari a 500mila euro, dalla Regione per la rigenerazione urbana della Limonera, edificio storico, un tempo compendio della Villa Rusconi, che ospita la biblioteca civica. “Il progetto è già in corso e prevede la sistemazione delle balze e la creazione di un chiosco che funga da punto di aggregazione e di socialità. Crediamo molto in questo aspetto, ancora di più dopo l’esperienza pandemica”.
L’attività amministrativa ha compreso anche importanti interventi nel sociale con un occhio di riguardo anche al supporto alle famiglie di bambini piccoli. In quest’ottica va inquadrato il lavoro svolto con le scuole dell’infanzia di Monticello e di Cortenuova che ha portato all’apertura di un asilo nido creando così dei servizi completi per la fascia 0 – 6 anni e per le famiglie, per cui è stato attivato anche un bonus di sostegno al pagamento delle rette che va a integrarsi ai nidi gratis previsti dalla Regione.
Non poteva mancare un focus sulla viabilità in un Comune attraversato da ben due provinciali, la Sp 54 e la Sp 51: “E’ allo studio un progetto per la messa in sicurezza delle due arterie con riguardo in particolar modo al controllo della velocità e alla creazione di passaggi pedonali in sicurezza con la creazione di cordoli e isole. Sono strade provinciali ad alto flusso quindi non è possibile intervenire posizionando semafori o dossi e negli ultimi anni abbiamo assistito a un incremento notevole dei flussi di traffico dovuti alla maggiore mobilità delle persone”.
Il bilancio dei primi 5 anni alla guida del piccolo Comune brianzolo è quindi positivo: “Ci piacerebbe andare avanti per completare il programma e continuare a lavorare per il paese. Il nostro punto di partenza è l’amore per Monticello perché per me Monticello è casa ed è dove mi trovo bene. Qui sono stata accolta, ho costruito la mia famiglia, a cui va un enorme grazie per il continuo supporto e sostegno, e mi sento di dover ridare qualcosa a questa comunità”. Senza guardare alle tessere o ai giochi della politica: “Su quelli non mi esprimo” risponde riferendosi a chi aveva vociferato della possibilità di creare una terza lista per dar fastidio alla stessa Hofmann “minando” così la carica in Provincia: “Penso che sia un orgoglio per Monticello poter aver espresso un presidente di Provincia. Discutere ora, a pochi mesi dal voto amministrativo, ruoli e deleghe a Villa Locatelli non ha senso”. Ci penseranno le urne a decretare vincitori e vinti, in una tornata quanto mai ricca, in cui anche Monticello dirà la sua, contribuendo a ridisegnare lo scacchiere politico lecchese.