Question time di Cambia Merate sul caso dell’uso improprio dello stemma comunale da parte del Pd
Perego attacca: “E’ venuto meno all’imparzialità”. Il sindaco replica: “Ho agito per tutelare l’istituzione di tutti”
MERATE – Diffusione di dati personali a terzi. Il che vorrebbe dire violazione della privacy. E’ stato questo l’argomento del question time presentato ieri sera, giovedì, in consiglio comunale dal gruppo di minoranza Cambia Merate. A sostenere l’accusa rivolta all’amministrazione comunale e poi circoscritta al sindaco Massimo Panzeri il consigliere di minoranza Roberto Perego che ha chiesto conto della diffusione alla stampa della nota di diffida inoltrata dal segretario comunale Maria Vignola al segretario del circolo Pd di Merate Gino Del Boca.
Lo stemma del Comune accostato al simbolo del Pd
Oggetto del provvedimento, risalente a venerdì scorso, l’utilizzo da parte del Pd dello stemma del Comune di Merate in un comunicato stampa relativo ai disservizi ferroviari. Nel testo veniva criticata la scelta della Regione di riaffidare il servizio a Trenord e si chiedeva al sindaco di prendere posizione in merito. A corredo del documento era stata inoltrata un’immagine con il simbolo del Pd a cui era stato accostato lo stemma del Comune.
“Questa immagine è stata usata solo da una testata giornalistica locale ed è stata rimossa appena è emerso l’uso improprio effettuato dal circolo Pd – ha rimarcato Perego, difendendo l’operato del collega di minoranza Gino Del Boca, segretario cittadino del Pd – . Non capiamo perché la diffida sia stata inoltrata alla stampa. Dal sindaco ci saremmo aspettati più clemenza visto il precedente legato alla sua lista nel 2014”.
La difesa della maggioranza
Perego ha precisato come l’intervento del segretario comunale sia stato legittimo contestando invece al sindaco di essere venuto meno, con la diffusione a terzi, all’imparzialità richiesta dalla sua carica. Accuse che Massimo Panzeri ha respinto con vigore, ribadendo di aver agito in nome della collettività, tutelando il Comune da un uso improprio dello stemma. A dare manforte al primo cittadino l’assessore Andrea Robbiani: “Il consigliere Del Boca si espone come segretario del Pd con un comunicato pubblico e poi pretende un trattamento da privato cittadino. Non è così che funziona”.