LECCO – Nella serata di mercoledì la discussione del Pgt entra nel vivo e qui rischia di arenarsi: i consiglieri Giacomo Zamperini, minoranza, e Sandro Magni, ex maggioranza, si passano la palla dell’ostruzionismo, mentre si iniziano a discutere i 51 ordini del giorno e i 104 emendamenti proposti.
Dopo aver evaso gli ultimi interventi riferiti al carattere generale del Piano governativo del territorio, tra i quali il giudizio finale espresso dal sindaco Virginio Brivio “Dobbiamo considerare questo Pgt con tutti i limiti e contestualizzazioni del caso, ma per la prima volta c’è un piano di sviluppo dei servizi, che non vengono visti solo come corollario degli insediamenti”, si passa appunto alla discussione degli ordini del giorno, con i relativi emendamenti proposti, per la modifica del documento.
In partenza i lavori sembrano lasciar trasparire un decorso rapido della serata: dopo aver deciso per una votazione in blocco di tutti gli emendamenti proposti dal consigliere Ezio Venturini, arriva la veloce bocciatura degli stessi e si passa ai 36 proposti dal consigliere Sandro Magni.
Il presidente del consiglio Alfredo Marelli comunica, però, che per 24 degli emendamenti proposti dall’esponente di Sel vi è il rischio di “essere giudicati emulativi o seriali”, Magni dichiara allora che “con la scusa dell’ostruzionismo vengono tolti diritti e prerogative dei consiglieri”, salvo poi optare per il ritiro degli stessi.
A questo punto entra in gioco il consigliere Giacomo Zamperini che decide di farli propri e mandarli in votazione.
Dopo qualche discussione su chi voglia o meno fare ostruzionismo, Zamperini stesso propone di fare una votazione in blocco degli emendamenti “ex Magni”.
Archiviati questi, la palla passa poi di nuovo al consigliere di Sel che presenta e manda in votazione i suoi emendamenti restanti.
Tra questi anche uno riguardante il convento di Pescarenico, adibito ora ad asilo privato, che monsignor Franco Cecchin vorrebbe poter vendere. La maggioranza su questo punto si divide e con la votazione passa la proposta di Magni di non concedere la vendita, proposta che entrerà poi in gioco al momento della discussione delle controdeduzioni.
La presentazione di tutti gli emendamenti da parte di Magni è lenta e articolata, a un certo punto il consigliere spende tempo anche per domandare la corretta pronuncia di “pesca”, intesa come attività ittica e non come frutto, e a rispondere trova sempre l’altro protagonista della serata in consiglio, Giacomo Zamperini, il quale, dal canto suo, in mezzo agli interventi in merito alle proposte, regala ai presenti anche qualche lezione di greco antico.
Sul fatto che la minoranza voglia fare ostruzionismo o meno, decide, infine, di intervenire il consigliere Ncd Filippo Boscagli che specifica: “Non è nostra intenzione fare ostruzionismo, ma entreremo nel merito di ogni emendamento anche per rispetto delle categorie e dei singoli cittadini che hanno presentato osservazioni”.
Come predisposto la seduta di consiglio termina alle 23 e l’appuntamento per continuare la discussione del Piano governativo del territorio della città di Lecco è previsto per la serata di giovedì alle 19.