Urne aperte domenica 12 e lunedì 13 febbraio per eleggere il presidente della Regione e rinnovare il Consiglio
Quattro i candidati alla carica di governatore sostenuti, complessivamente, da 12 liste. A Lecco sfida aperta per tre seggi
MILANO – Sono quasi 8 milioni gli elettori lombardi chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del presidente della Regione. I seggi saranno aperti domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 febbraio dalle 7 alle 15.
I candidati alla carica di presidente
Quattro i candidati alla carica di governatore, sostenuti da 12 liste. Il centrodestra, supportato da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati e lista civica Fontana presidente, candida il presidente uscente Attilio Fontana mentre il centrosinistra, con il supporto di Pd, Alleanza Verdi Sinistra, civica Majorino presidente e Movimento 5 Stelle, candida Pierfrancesco Majorino, europarlamentare dal 2019. E’ sostenuta invece da civica Letizia Moratti e dal Terzo Polo (Azione – Italia Viva) Letizia Moratti, assessore al Welfare nella Giunta Fontana dal gennaio 2021 al novembre 2022. Infine Mara Ghidorzi è la candidata della lista Unione popolare.
Per poter votare, occorre presentarsi al seggio di riferimento muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido: in caso di esaurimento degli spazi, furto o smarrimento della tessera o mancata ricezione della stessa è possibile chiederne il duplicato, dopo aver compilato un modulo di richiesta.
Un’unica scheda per votare
La votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda, diversa per ciascuna provincia lombarda che concorre a eleggere un numero diverso di consiglieri in base ai residenti. Tre sono ad esempio i seggi spettanti alla Provincia di Lecco mentre quella di Milano ne elegge 25, su un totale di 89 a cui va aggiunto quello del presidente. (QUI L’ARTICOLO CON TUTTI I CANDIDATI LECCHESI).
COME SI VOTA
Ci sono 4 modalità di voto
1 – Voto al solo candidato presidente.
Segno sul nome del candidato scelto
2 – Voto al candidato presidente e ad una lista ad esso collegata.
Segno sul nome del candidato scelto e segno sul contrassegno alla lista ad esso collegata
3 – Voto Disgiunto: voto al candidato presidente e voto ad una lista a esso NON collegata. Segno sul nome del candidato presidente e segno sul contrassegno della lista scelta
4 – Voto alla sola lista.
Segno sul contrassegno della lista scelta (il voto va anche al candidato presidente)
COME ESPRIMERE PREFERENZE PER I CANDIDATI CONSIGLIERI
Massimo due preferenze, appartenenti alla stessa Lista e di sesso diverso scrivendo il loro cognome o nome e cognome nelle apposite righe della scheda accanto al simbolo della lista.
Nel caso di espressione di due preferenze dello stesso sesso, verrà annullata la seconda preferenza.
Un unico turno
L’elezione è a turno unico, non è previsto il ballottaggio: vince il candidato che ottiene un voto in più degli altri. Gli 80 consiglieri regionali (tra i quali si conta anche il presidente di Regione) sono eletti attraverso un sistema proporzionale sulla base di liste circoscrizionali concorrenti (presenti in ognuna delle 12 province lombarde) con premio di maggioranza.
La coalizione legata al governatore eletto ottiene almeno il 55% dei seggi se il candidato presidente ha ottenuto il 40% delle preferenze, e almeno il 60% se invece è riuscito a superare il 40%. Inoltre, la legge elettorale lombarda fissa il limite del 70% dei seggi dell’intero Consiglio oltre il quale la coalizione vincente non può andare.