Rossino, il Comune: “Se la scuola chiude daremo 2 alternative”

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scuola rossino calolzio

 

CALOLZIOCORTE – “Crediamo che l’amministrazione comunale e l’assessore all’istruzione De’Flumeri abbiano convocato la riunione  per portare a termine l’operazione di terrorismo psicologico, iniziata subito dopo le elezioni del 2013, con cui convincere le persone ad iscrivere presso altri plessi i propri figli, in modo da poter poi procedere alla chiusura della scuola” . 

Con queste parole il gruppo di minoranza Lega Nord attraverso il suo portavoce Marco Ghezzi  aveva commentato l’incontro dello scorso lunedì  in merito alla questione della scuola di Rossino (vedi articolo). Alle pesanti critiche del Carroccio, la risposta da parte dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere e nella giornata di giovedì il Comune ha diramato un comunicato stampa in cui replica alle accuse del gruppo di minoranza difendendo l’operato dell’assessore all’istruzione Wilna De’Flumeri.

l'assessore Wilna de Flumeri
l’assessore Wilna de Flumeri

“L’incontro è stato organizzato  con lo scopo di fornire informazioni alle famiglie in modo chiaro e trasparente riguardo il futuro della scuola, e l’intervento dell’assessore De’ Flumeri è avvenuto per affermare ancora una volta la posizione dell’Amministrazione nei confronti del problema – spiegano il sindaco Cesare Valsecchi e l’assessore all’istruzione – dal 2013 a oggi  l’assessore De’Flumeri ha seguito un percorso approfondito con sindaci e amministratori per arrivare alla definizione di una soluzione che potesse coinvolgere altre Amministrazioni comunali della Valle San Martino, come era del resto nei programmi elettorali della attuale Amministrazione e come è stato anche proposto in Commissione Servizi alla persona dal capogruppo Ghezzi della Lega Nord. Al tempo stesso ha più volte incontrato i genitori del plesso di Rossino con l’obiettivo prioritario di informare e trovare una soluzione, discutendola e valutandola anche con il Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte e con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Ha per questo preso parte a 7 incontri nel 2013, a 18 nel 2014 e a 4 nel 2015 (documentabili): tutti organizzati per affrontare il problema della Scuola Primaria di Rossino, mantenendo così la sua promessa più volte manifestata pubblicamente di interessarsi del problema”.

Nel comunicato stampa trova posto anche la risposta  alle accuse di inadempienza e incapacità rivolte all’assessore De Flumeri  da parte della Lega Nord ,specificando come l’assessore “nell’ultimo anno abbia  operato a difesa della Scuola di Rossino in continuità con quanto portato avanti dalla precedente Amministrazione. Nel settembre 2014 infatti,  ha sostenuto il mantenimento del progetto scolastico nel plesso di Rossino per l’anno scolastico in corso, rispettando gli impegni presi con l’allora Dirigente Scolastico Provinciale dott. Petralia e con il precedente Dirigente Scolastico del Comprensivo prof. Nevio Lo Martire”.

Le difficoltà della scuola di Rossino non sono nuove, ma sono anni che tengono banco nelle amministrazioni comunali e sono sempre state motivo di scontro; infatti sin dal 2010 viene garantito il funzionamento della scuola , benché non risponda ai criteri stabiliti dal MIUR per l’avvio delle classi. Ad oggi la situazione non cambia , infatti, sulle cinque classi esistenti, soltanto due sono riconosciute , mentre tre risultano essere collocate nel plesso del Pascolo.

Il sindaco Cesare Valsecchi
Il sindaco Cesare Valsecchi

“ La situazione attuale del plesso, anomala e non conforme alla normativa che regola la dotazione dell’organico di diritto del personale della scuola,- continua il comunicato dell’amministrazione Valsecchi – è stata anche descritta e confermata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte, Walter Valsecchi, che nella sua introduzione all’assemblea dei genitori ha comunicato che “stante la situazione attuale, non è possibile garantire per il prossimo anno scolastico il funzionamento del plesso della scuola Primaria di Rossino, perché, la dotazione del personale in organico (docenti e collaboratori scolastici), indiscutibilmente non lo consente”. “Inoltre negli anni si è fatto fronte al problema, individuando ogni volta soluzioni temporanee con il solo risultato di trascinare nel tempo una situazione che sarebbe comunque ogni anno incerta, provvisoria e mai definitiva, visti i numeri sopra evidenziati e i ricorrenti problemi di organico”.

Alla luce di tutto ciò l’amministrazione comunale ha deciso che,  dopo aver preso in esame tutte le possibilità per il mantenimento della scuola di Rossino,  se non interverranno sostanziali mutamenti nella situazione, incremento di iscrizioni in primis,  in alternativa all’iscrizione al plesso di Rossino, saranno proposte alle famiglie due possibilità di scelta: l’iscrizione presso la scuola del plesso del Pascolo o l’iscrizione presso la scuola del plesso di Carenno.

Il comune di Carenno ospita nello stesso edificio non solo la scuola Primaria, ma anche la scuola Secondaria di 1° grado (con annessa una palestra a disposizione degli alunni), a garanzia della continuità verticale tra una scuola e l’altra. Si verrebbe così a formare quel polo scolastico collinare/montano dei paesi della Valle San Martino che era un obiettivo più volte manifestato in assemblee pubbliche; inoltre verranno mantenuti i servizi di trasporto e mensa prevedendo contributi alle famiglie, e il  gruppo classe nell’eventuale inserimento in altri contesti scolastici, in accordo con la Dirigenza scolastica; inoltre l’edificio scolastico di Rossino non cadrà in disuso, ma potrà essere  riutilizzato  per iniziative varie.

A conclusione delle iscrizioni (15 gennaio-15 febbraio) e dopo l’assegnazione degli organici all’Istituto Comprensivo da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale (si pensa nel mese di marzo), rassicura il Comune,   i genitori saranno prontamente informati dei provvedimenti che l’Amministrazione, sempre in accordo con la Dirigenza dell’Istituto Comprensivo, andrà a concretizzare a seguito delle risultanze delle iscrizioni e dall’assegnazione dell’organico.