LECCO – Dopo una prima lettera nella quale invitava l’avversario a votare per Lorenzo Bodega, Piazza scrive una nuova missiva aperta ad Alberto Negrini, per replicare alle critiche con le quali candidato sindaco di Forza Italia, Lega, FDI e Viva Lecco aveva risposto alla provocazione.
“Caro Alberto,
anzitutto: calma. Respira. Sereno. È una campagna elettorale, non è la vita, credimi. Prenderla così fa male al cuore.
Ti assicuro che non volevo in alcun modo “demolire la tua dignità” (che immagino sia una roba che non si sbricioli con due battute) o denigrarti. Non avrei né titolo, né motivo, né voglia per farlo. Niente di personale, nessun insulto, nessuna illazione. La “macchina del fango” è tutt’altro, lo sai anche tu, e non esagerare.
Ho solamente fatto un post su FB, complice la noia da trasferta ferroviaria, nemmeno una lettera ai giornali. Quasi una chiosa da commentatore, più che da parte in causa. Direbbe – chi mi conosce – una carezza.
Indire cotanta conferenza stampa per una cosa di cui la stampa nemmeno aveva contezza è davvero troppo. Un riguardo che non merito, una considerazione eccessiva di ciò che dico. Bastava un post, un tweet, un caffè. Chi mi si fila?
Peraltro volevo – voglio – riconoscerti piglio sincero, coraggio, idee utili alla città, come vi si può leggere distintamente.
E volevo – voglio – farti un appello per un voto utile dato a Bodega per sconfiggere Brivio. Un ragionamento politico che si può condividere oppure no, ma che passa dalla nostra evidente e indefettibile volontà di dare un’amministrazione nuova e migliore a questa amata città.
Se avessimo voluto far vincere Brivio, guarda, ci avremmo messo davvero poco. Avremmo fatto la nostra singola lista, la nostra “candidatura della casa” e stop, ci saremmo messi in poltrona ad aspettare un esito scontato.
Invece no: la scelta di Bodega, e tutto il movimento che abbiamo tirato in piedi, sono la testimonianza schietta che la nostra è una sfida vera, appassionata. Di più. Io ritengo (e lo ritiene anche il sondaggio che posso mostrarti quando vuoi, e lo sa bene la sinistra) che questa sia l’unica concreta possibilità per mandare a casa il sindaco Brivio.
Per questo ti rinnovo l’invito. Fai una cosa straordinaria. Chiedi di dare il voto a chi ha una chance di farcela.
Capisco la sceneggiata stizzita dei partiti che ti sostengono, e ci sta. Sono terrorizzati. Ma ti dico che, se al ballottaggio ci vai tu, finisce 70 a 30 per Brivio (o giù di lì), anche se si schierassero tutti con te, me per primo. E poi hai voglia a spiegare… il centrodestra vero, la Liguria, il programma di 40 paginette, il Piazza che ha detto che fai dormire quando parli. La democrazia è una signora severa, non fa sconti, tanto meno i saldi.
Poi, ok. Ci ho messo un po’ di pepe, di soda, ma devi capirmi. Chi mi legge si aspetta sempre da me una certa performance, un po’ come da te quando vendi una Samsonite. Ma senza rancore né aggressioni, con il tono leggero e giocoso con cui io prendo gli insulti beceri dei tuoi passionari. E senza fare la vittima, che non ti si addice.
Sono le elezioni, bellezza. E la cosa più straordinaria è che saranno gli elettori, a metà giugno, a dire chi tra noi ci ha visto male. Lì non ci saranno indignati piagnistei da indire a mezzo stampa. Dalle urne non si scappa. Mai.
Con rinnovata stima e auguri di buon lavoro”.
Mauro Piazza