LECCO – “Casa Don Guanella” di Lecco punto d’incontro per tre realtà diverse ma ugualmente impegnate sul fronte dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate. Obiettivo: fare sinergia e al tempo stesso dare nuovi stimoli a chi ha l’onore (e l’onere) di scrivere le leggi, sollecitandolo a guardare, in fase di stesura appunto di un testo legislativo, alle attese e alle esigenze di chi sarà poi chiamato a confrontarsi direttamente con la legge stessa.
Su tutto, un punto fermo: l’agricoltura sociale nel Lecchese sta facendo passi avanti significativi, per merito in particolare della stessa comunità educativa di via Amendola e del suo progetto denominato “Cascina don Guanella”, della Cooperativa “Solidarietà” di Sala al Barro – Galbiate e dell’azienda agricola biologica Cascina Bagaggera, situata al centro del parco di Montevecchia e del Curone, dunque in terra di Brianza.
Tre realtà importanti per intercettare situazioni anche particolarmente critiche, partendo dal presupposto che proprio l’agricoltura sociale costituisce una risposta efficace a situazioni di disagio ed emarginazione, facilitando lo sviluppo del lavoro di gruppo e molteplici esperienze relazionali, generando benessere per il fatto di riferirsi al senso stesso dello sviluppo della vita e, non ultimo, favorendo l’evolversi dei meccanismi di gestione della propria emotività.
Tutto ciò è stato ribadito in occasione dell’incontro che nel fine settimana ha riunito a “Casa Don Guanella” gli operatori delle tre realtà che hanno scelto di percorrere appunto la strada dell’agricoltura sociale per garantire a quanti ne beneficeranno di sperimentare luoghi e contesti di inclusione sociale, di benessere, di riabilitazione e di cura.
Con loro l’onorevole Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera, primo firmatario della proposta di legge sull’agricoltura sociale i cui ultimi emendamenti saranno esaminati e votati nei prossimi giorni appunto in sede di Commissione, così da disporre del testo definitivo entro la fine della prima settimana di giugno. A quel punto la Camera, come annunciato dallo stesso Fiorio, potrà “licenziare” il provvedimento entro la prossima estate.
A portare a Lecco il vicepresidente della Commissione agricoltura di Montecitorio è stata Veronica Tentori, deputata lecchese del Pd, particolarmente sensibile al tema e da sempre vicina ai progetti portati avanti da “Casa Don Guanella” e in prima persona dal suo direttore, don Agostino Frasson.
“Cascina Don Guanella, Cascina Selvetto e Cascina Bagaggera sono tre splendide iniziative – ha detto la Tentori introducendo l’incontro – e al tempo stesso una bella scommessa da vincere. L’agricoltura sociale deve essere del resto promossa e valorizzata sia perché innovativa, in quanto introduce modelli culturali differenti in ordine alla finalità di inserire nel proprio contesto produttivo e operativo appunto servizi e attività sociali, sia per promuovere la vocazione di questo nostro territorio al volontariato e all’associazionismo”.
Massimo Fiorio ha quindi ricordato che la proposta di legge in discussione era nata già nella precedente legislatura e sottolineato che l’agricoltura sociale è un fenomeno ricchissimo e in quanto tale difficilmente regimentabile dentro una norma. “Si chiedeva peraltro una legge quadro – ha spiegato – che interloquisse con quanto stavano producendo le Regioni e in effetti questo provvedimento legislativo prende atto di quello che c’è e apre alla dimensione nuova appunto dell’agricoltura sociale, pronta a riscoprire la dimensione della solidarietà, delle relazioni forti e degli affetti”.
“L’agricoltura è una chance importantissima per il Paese – ha aggiunto il parlamentare – e non a caso i nostri prodotti si collocano sui mercati in modo importante. La dimensione volontaristica sta facendo però passi significativi, con legami sempre più stretti anche con la dimensione pubblica. Di qui l’esigenza di una legge che promuova l’agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle attività agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento lavorativo”.
L’onorevole Fiorio ha quindi parlato dell’agricoltura sociale come di una dimensione “che era stata messa da parte e che ora viene fortunatamente riscoperta e che può diventare un elemento di coesione territoriale”.
Nel merito delle attività portate avanti dalla Cooperativa “Solidarietà” e alla Cascina Bagaggera di Rovagnate sono intervenuti rispettivamente l’architetto Erminio Redaelli e l’imprenditore Giuseppe Galimberti.
Il presidente della struttura galbiatese ha evidenziato il concetto secondo cui “anche in un parco naturale qual è appunto quello del Monte Barro si può fare agricoltura sociale”. “Scopo del progetto che stiamo portando avanti con Cascina Selvetto – ha spiegato Redaelli – è l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti con disabilità o svantaggio, promuovendo nel contempo la cultura della sostenibilità alimentare mediante la produzione e il consumo di prodotti locali a chilometro zero con coltivazioni biologiche e in ogni caso rispettose dell’uomo e dell’ambiente”.
“Siamo un’azienda profit – ha affermato dal canto suo Giuseppe Galimberti – che si è aperta al sociale con l’apporto dell’Associazione Corimbo Onlus che ha portato a lavorare appunto dentro l’azienda stessa soggetti fragili e con disabilità medio-lievi. Il loro percorso è seguito da educatori, con i quali i ragazzi vivono un’esperienza lavorativa vera e propria, pur se in forma di part-time, acquisendo capacità e imparando a collaborare con gli altri”.
All’incontro al “Don Guanella” con i deputati Massimo Fiorio e Veronica Tentori hanno portato la loro testimonianza anche il sindaco Virginio Brivio e Claudia Crippa di Slow Food Lecco. “Qui si fa sul serio – ha detto il primo cittadino – perché c’è la consapevolezza che l’agricoltura può diventare una formidabile occasione di lavoro e perché il mondo del sociale è una dimensione particolarmente importante”.
“Anche noi ci siamo e ci saremo per quello che potremo fare per i progetti di Cascina Don Guanella, Cascina Selvetto e Cascina Bagaggera – ha affermato la Crippa – perciò sfruttateci per ogni consulenza e per tutto il supporto che siamo e saremo in grado di darvi”.