VALMADRERA –”Io sottoscritto Marco Rusconi, in considerazione degli accertamenti giudiziari in corso nel procedimento penale che mi riguarda, ritengo opportuno non rischiare di pregiudicare l’attività Amministrativa del Comune e pertanto rassegno le mie immediate e irrevocabili dimissioni dalla carica di Sindaco.”
Consiglio comunale lampo quello di martedì sera a Valmadrera: il vicesindaco Raffaella Brioni legge la lettera di dimissioni di Rusconi e chiude la seduta immediatamente dopo.
La giunta e i consiglieri si sono riuniti alle 18:30 nella sala consigliare del centro Fatebenefratelli di fronte a una sala gremita di cittadini che probabilmente si aspettavano una lunga discussione circa la situazione del sindaco dimissionario, ma le loro aspettative restano deluse.
Dopo qualche timida rimostranza da parte di alcuni consiglieri di minoranza infatti Raffaella Brioni, vicesindaco, spiega che l’unico punto previsto all’ordine del giorno di questo consiglio comunale è la comunicazione delle dimissioni del sindaco Marco Rusconi, presentate il 5 aprile e protocollate dalla segreteria del comune il 7 aprile, mentre per una discussione in merito si dovrà aspettare il 23 aprile, data prevista per il prossimo incontro il sala consigliare, quando verrà data risposta a tutte le interrogazioni che presenteranno dai consiglieri.
“Ora abbiamo letto le dimissioni del sindaco – spiega il vicesindaco Raffaella Brioni – e ci sono 20 giorni di tempo nei quali teoricamente queste potrebbero anche essere ritirate, trascorso questo tempo la Prefettura farà una nomina prefettizia che condurrà il comune fino alle prossime elezioni. La nomina potrebbe riguardare me in quanto attuale vicesindaco, il segretario comunale o un funzionario della prefettura. Per ora invece tutte le funzioni di sindaco verranno svolte da me in quanto suo vice”.
In merito alle aspettative deluse di quanti già da questo consiglio si aspettavano dei chiarimenti, risponde Antonio Rusconi, ex sindaco e consigliere di maggioranza: “In questo momento ci troviamo in una fase processuale e il consiglio comunale non è un dibattito da bar o una conferenza stampa, ma un organo istituzionale che non può andare contro una norma. Durante un processo tutto ciò che viene dichiarato, specialmente nelle sedi istituzionali, può essere giustamente usato all’interno del processo, dopodiché nella prossima riunione è prevista la discussione del bilancio, quindi quale occasione migliore per una discussione?”. In merito alla richiesta di essere ascoltato in procura presentata da Marco Rusconi, invece l’ex senatore Rusconi non si sbilancia: “E’ giusto che siano i legali a fare la loro parte. Io resto convinto che Marco sia stato un sindaco molto preparato, seguiranno poi gli atti della magistratura…”.
La minoranza resta comunque amareggiata. “La legge sicuramente prevede queste cose, ma si poteva fare qualcosa in più – commenta Luigi dell’Oro, capogruppo di minoranza – innanzitutto per noi che siamo all’oscuro di tutto e non abbiamo informazioni se non quelle che possiamo apprendere dai giornali e siamo in uno stato di confusione totale”.
Senza avere le risposte ufficiali, ai consiglieri non resta che basarsi sulla propria esperienza diretta e sui propri ricordi. “Con il sindaco ho sempre avuto un rapporto di stima reciproca anche se non sempre siamo stati d’accordo – afferma Dell’Oro – quello che è successo era assolutamente imprevisto, uno tsunami che riguarda tutta la comunità, ma naturalmente se i giudici e i magistrati sono arrivati a questo punto significa che hanno in mano degli elementi. Anche un errore giudiziario è possibile, ma allo stesso modo in cui al mondo tutto è possibile, non ci troviamo di fronte a un magistrato alle prime armi che vuole farsi pubblicità, quindi…è ovvio che poi bisognerà approfondire”. “Di sicuro l’amministrazione che verrà avrà un grosso lavoro da fare – continua – il fatto che sia stato tirato in ballo il discorso della mafia rende la situazione complicata, si dovrà restituire credibilità per la politica”.
In merito alla vicenda incriminata, ovvero l’assegnazione del bando di gara inerente l’utilizzo del lido di Parè, Dell’Oro ricorda che la minoranza all’epoca aveva fatto un’interpellanza perché “c’erano elementi che non tornavano, la concessione era temporanea, ma questi privati ci stavano investendo un mucchio di soldi e nel paese iniziavano a girare certe voci”.
Nessuno di loro però, da quel che riferiscono, aveva avuto il sospetto di un possibile comportamento scorretto da parte del sindaco dal momento in cui Marco Rusconi aveva bloccato i lavori. “Quando Marco mi ha chiamato per dirmi che aveva fatto fermare tutto io gli ho detto che aveva fatto la scelta giusta – racconta Dell’Oro – mi aveva anche riferito della segnalazione, che ha definito criptata, arrivata della Prefettura e io gli avevo risposto che la Prefettura sarebbe dovuta intervenire in modo deciso di fronte a cose del genere anziché lasciare discrezionalità. Il tutto poi credo fosse passato in giunta fatto sta che il provvedimento negativo era arrivato e io avevo dato conto a questo”.
Scetticismo invece per quanto riguarda l’esistenza di un “sistema Valmadrera” che secondo la Lega Nord avrebbe architettato la caduta della Giunta Faggi per poter allagare il proprio potere anche nella città di Lecco. “Il fatto che Valmadrera abbia espresso un senatore ha fatto in modo che venisse aumentato il peso della città all’interno del Pd, ma questa è una cosa normale – analizza Dell’Oro – non credo poi ad un vero e proprio “sistema”, non ho neanche la giusta conoscenza dei meccanismi lecchesi per poter sostenere una simile tesi”.