Valmadrera Futura all’attacco: “Stop al feudo dei Rusconi”

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Elio Bartesaghi
Elio Bartesaghi

VALMADRERA – “Sono 30 anni che Valmadrera è comandata da loro, dal feudo dei Rusconi, per esserci un po’ di democrazia deve esserci alternanza”. Sono queste le parole che Elio Bartesaghi, candidato nella lista Valmadrera Futura, riserva per l’ex Giunta di Marco Rusconi e per “Progetto Valmadrera, la lista rivale in questa campagna elettorale.

“Anche il caso Parè e tutto quello che è successo è stato dovuto alla loro troppa sicurezza del potere, non volevano nessuno dentro con loro, solo la loro grande famiglia e questo li ha portati a pensare di essere onnipotenti – rincara la dose Bartesaghi – invece devono stare di più con i piedi per terra e pensare di più a Valmadrera, io voglio vedere questa città libera in cui i cittadini siano portati a pensare che siamo un paese democratico, così invece molto democratico non lo vedo”.

Bartesaghi, che è consigliere di minoranza uscente, critica aspramente anche il modus operandi dell’amministrazione nei cinque anni di governo appena terminati: “Arrivavano con tutte le commissioni già fatte, non ci hanno concesso la presidenza di nessuna commissione, le volevano tutte loro, fatte come hanno fatto finora non servono a niente”.

“Avevamo presentato un’interrogazione per il lido di Parè, un piano alternativo sul diritto allo studio e la gestione delle aree pubbliche, ma non è mai passato nessun nostro progetto – continua l’ex consigliere – non ci lasciavano il tempo materiale per presentare le nostre modifiche alle loro proposte, ad esempio per quanto riguarda il bilancio un commercialista ci metterebbe dieci giorni per studiarlo, loro invece pretendevano che un nostro consigliere in soli cinque giorni lo studiasse e presentasse le proposte”.

Andrea Rondinelli
Andrea Rondinelli

Valmadrera Futura non risparmia critiche nemmeno al programma presentato da Progetto Valmadrera, il candidato Andrea Rondinelli lo definisce “bello e sensato, ma se a presentarlo fosse stata la minoranza”. Secondo Valmadrera Futura infatti nel programma della lista concorrente ci sarebbero troppi riferimenti ad opere che “avrebbero dovuto già essere state compiute o sistemate dall’amministrazione uscente”.

“E’ troppo facile fare le cose un po’ male e poi sistemarle negli anni dopo per far vedere che si fa una cosa ancora più bella – commenta Rondinelli riferendosi agli interventi previsti nel programma di Progetto Valmadrera per la sistemazione della piazza centrale cittadina – se vogliamo divertirci a creare dei problemi nuovi per poi trovare soluzioni…”.

“Hanno in programma anche  un tavolo per aiutare gli imprenditori, ma in questi cinque anni di crisi cosa hanno fatto? – continua – anche nel nostro programma ci sono queste cose, ma siamo quelli che non hanno potuto amministrare e in più non siamo stati neanche ascoltati come opposizione. Il nuovo lotto di “Oltrenoi” poi è stato fatto proprio al termine amministrazione, ma la strada  arrivarci è pericolosa perché manca marciapiede”.

“Dicono che non hanno fondi – conclude – allora bisognerebbe essere più oculati”.

I toni della campagna elettorale valmadrerese dunque si inaspriscono e questo, secondo gli esponenti di Valmadrera Futura, a causa di alcune dichiarazioni rilasciate da Antonio Rusconi, ex senatore candidato in Progetto Valmadrera come assessore esterno: “Dopo consiglio comunale del 23 aprile sono state rilasciate dichiarazioni dove Antonio Rusconi menzionava l’intervento del nostro capogruppo in cui chiedeva il rinvio delle elezioni e l’ha fatto passare come delegittimazione della nostra lista – spiega Giuseppe Castagna, candidato sindaco per Valmadrera Futura – mentre la proposta seguiva un filo logico: si era pensato di aspettare per avere un quadro più completo della situazione e insieme a Marco Piazza, il coordinatore di Progetto Valmadrera, si era pensato di fare una lista di larghe intese senza le persone più conosciute per lasciare spazio nell’amministrazione  a nuovi volti. Noi eravamo disponibili per il bene del paese, ma Antonio Rusconi non era d’accordo”.

Giuseppe Castagna
Giuseppe Castagna

“Rusconi ha fatto presente che Valmadrera Futura ha presentato lista prima di noi – continua il candidato sindaco – mentre la nostra presentazione è stata fatta dopo la loro. Un’altra eventualità era quella di non presentare nessuna lista così il commissario sarebbe rimasto fino alla prima data utile per le elezioni, ovvero il 2015 come per il comune di Lecco, cosicché ci sarebbe stato il tempo per tutti i chiarimenti del caso, mentre c’è qualcun altro che sta cavalcando l’onda emotiva”.

L’attacco di Castagna si fa poi diretto proprio alla figura di Antonio Rusconi: “Rusconi vuole fare l’assessore esterno, anche questa è una delegittimazione della sua lista: se vincono vinciamo tutti, se perdono invece perdono solo loro”.

Secondo Valmadrera Futura i contatti con il coordinatore di Progetto Valmadrera sarebbero avvenuti prima dell’arresto dell’ex sindaco Marco Rusconi, si sarebbero intensificati dopo il fatto e sarebbero invece poi naufragati intorno al 20 aprile, poco prima della presentazione della lista da parte di Progetto Valmadrera.

“Rusconi aveva detto che non si sarebbe neanche candidato, quindi non era stato contatto, ma forse hanno visto che la fiaccolata è andata bene e così hanno pensato che sarebbe andata bene anche la elezioni” Andrea Rondinelli commenta con questa battuta l’iter poi interrotto per la creazione della lista di larghe intese anche se specifica: “Ovviamente non intendo criticare i cittadini che hanno preso parte alla fiaccolata dato che non erano mossi da un motivo politico”.

La discussione torna poi sui progetti amministrativi di Valmadrera Futura. “Proporremo una modifica a questo modus operandi. Per dare più trasparenza e chiarezza agli atti proporremo di fare un question time di mezz’ora dopo i consigli comunali per dare modo ai cittadini di poter fare domande direttamente avendo a disposizione tutta la giunta di fronte, nel consiglio comunale infatti si parla in politichese e poi il cittadino per avere chiarimenti è costretto a fare un pellegrinaggio per  i vari uffici comunali”.

I candidati invece non toccano il tema del Lido di Parè e lo liquidano con poche parole: “Sul calderone di Parè ci asteniamo per grazia divina”.