Con la frana a Varenna, si accendono i riflettori sulla SP della Valsassina “vera arteria alternativa”
Il sindaco scrive al ministro Salvini e agli enti locali: “Senza completamento della tangenzialina rischiamo altri disagi”
LECCO – “Gli ennesimi importanti eventi franosi avvenuti nei giorni scorsi in località Fiumelatte di Varenna, con l’interruzione al momento sine die della circolazione ferroviaria e stradale sulla SP72 tra Lierna e Varenna evidenziano ancora una volta l’ennesima fragilità geologica ed infrastrutturale della parte nord della provincia di Lecco”.
Inizia così la lettera che il sindaco di Primaluna, Mauro Artusi, ha indirizzato al ministro Matteo Salvini, oltre che ai referenti di Regione Lombardia e delle Province di Lecco e Sondrio, per accendere l’attenzione sulla variante di Primaluna, opera che insiste sulla SP62, portando il traffico fuori dai centri abitati e che rischia di interrompersi nella sua completa realizzazione per mancanza di risorse.
“La sola vera arteria alternativa è quella della SP62 della Valsassina che collega Bellano a Lecco, nell’ottica anche di grandi eventi che sempre più spesso vedono protagonista la Valtellina, prima fra tutti le prossime olimpiadi invernali. Purtroppo – spiega il sindaco – questa arteria in alcuni tratti ha caratteristiche di quando è stata progettata un secolo fa, in particolare il tratto che collega lo svincolo della SS36 a Taceno e l’attraversamento dell’abitato del Comune di Primaluna e parte di Introbio.
In particolare “l’abitato di Primaluna è letteralmente tagliato in due dalla strada provinciali – aggiunge Artusi – con evidenti risvolto negativi per i residenti e per coloro che vi transitano, in un punto addirittura le dimensioni delle strada sono tali da imporre di fatto il senso alternato della circolazione. Regione Lombardia e Provincia hanno finalmente stanziato importanti per realizzare la cosiddetta tangenzialina di Primaluna in maniera tale dinalmente da aggirare i centri abtati. Tuttavia le risorse messe a disposizione non sono sufficienti per completare l’opera che si troverebbe inevitabilmente a rientrare nell’abitato di Cortabbio”.
Da qui la richiesta “a tutti voi – scrive il sindaco rivolgendosi a ministro e istituzioni locali – di porre la dovuta attenzione per completare fino in fondo questa importante opera, evitando di vanificare i vantaggi con un’interruzione che di fatto creerebbe ancora rallentamenti e disagi”.
“Lo chiedo – conclude Artusi – a nome dei cittadini di Primaluna della Valsassina e , in particolari situazioni, anche della Valtellina”.