RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL 
“Buongiorno! Ho bisogno di un vostro consiglio… sono disperata! Io e mio marito continuiamo a discutere sull’educazione dei nostri bambini di 5 e 3 anni.
Lui vuole essere sempre concedergli ogni cosa, perché li vede poco e ha avuto genitori molto autoritari, e a me tocca la parte “della cattiva” di quella che dice sempre i “NO”.
Sono stufa, vorrei per lo meno sentirmi appoggiata da lui quando cerco di spiegargli che alcune cose sono permesse e altre no e invece mi ridicolizza o mi dice di “rilassarmi”. Cosa posso fare secondo voi? Anche i bambini si sono accorti di queste “differenti visioni” e ne approfittano”.
Innanzitutto vorremmo rassicurare questa mamma e condividere con lei la fatica che la maggior parte dei genitori prova e incontra nel trovare spesso una linea comune nell’educazione dei propri figli, sia nella quotidianità sia nelle scelte fondamentali che si fanno per accompagnarli nella loro esistenza.
Questo probabilmente è dovuto al fatto che ciascuno di noi porta con sé la sua storia personale, i suoi ricordi d’infanzia, le sue abitudini e i suoi stili di vita da cui vuole, per diversi motivi, o allontanarsi o prendere spunto per imparare a essere e a fare i genitori.
Non sempre si è consapevoli di questo “replicare” ciò che abbiamo provato e forse questo è il primo passo: DIVENTARE CONSAPEVOLI della storia familiare che portiamo con noi e cercare di decidere cosa vogliamo che ci segua nella nuova famiglia o ciò da cui vogliamo allontanarci ed evitare di rivivere.
Il secondo passo sta nel capire che non siamo soli a fare quest’operazione di consapevolezza, ma SIAMO IN COPPIA e per quanto diverse, opposte o agli antipodi possano essere le nostre credenze, dobbiamo riuscire a comunicare tra noi per capire cosa, dove e come vogliamo far crescere la nostra famiglia.
Si può fare parlando, litigando, con calma o con frenesia ma è FONDAMENTALE fermarsi e fare il punto per capire il nostro punto di partenza e tracciare la strada per il nostro traguardo.
Quindi consigliamo alla mamma che ci ha scritto di fare il “punto della situazione” con il proprio marito, cercare di comunicare questa divergenza, questo sguardo diverso, per provare a capire dove andare insieme, chi farà un passo avanti e chi ne farà uno indietro.
Non secondo la logica della vittoria e della perdita di un gioco, ma secondo la logica dell’amore per i propri figli e dell’importanza di trasmettergli una base comune dove rivolgere lo sguardo quando si apriranno al mondo al di là della propria famiglia.
Il terzo passo sarà decidere, se necessario scrivendolo come un patto, cosa per noi sarà fondamentale e indiscutibile. Punti chiari e fermi che faranno da confine e a cui i nostri bambini guarderanno e riusciranno a riconoscersi. Vi consigliamo anche di non esagerare in quantità: non servono liste infinite ma due, massimo tre punti, dove mamma e papà si appoggeranno a prescindere dalla differenza di visioni così da CONDIVIDERE IL COMPITO DELL’EDUCARE!
Infine, il quarto passo. Una volta stabilite le regole ferme e univoche per entrambi i coniugi, NON ABBIATE PAURA DELLE DIFFERENZE nelle altre questioni! I vostri figli sanno che hanno davanti a loro persone diverse, vi conoscono da sempre e sanno i vostri pregi e difetti. Non abbiate timore di mostrarglieli, di far vedere che si hanno opinioni diverse e che per questo non si andrà al conflitto sempre, ma che si può vivere nel rispetto della vostra individualità.
Se poi dovesse avvenire il litigio, lo scontro (gestiti con cautela e nel limite davanti a loro), questo può insegnare ed essere esempio diretto di convivenza, dove l’importante non è che qualcuno ne esca vittorioso rispetto all’altro, ma che, dopo un confronto, si mostri che si possa fare pace e uscire vittoriosi insieme.
Perché in fondo bisogna ricordarsi che in ogni famiglia “o si vince tutti o si perde tutti”!
Lucia Riva e Elisabetta Vitali
Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru www.consulenzapedagogicakoru.it
Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it
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