Genitori e nonni: come non pestarsi i piedi?

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La famiglia negli ultimi anni ha cambiato aspetto. Oggi si parla sempre più di famiglie allargate, monoparentali, separate e ricomposte. Allo stesso modo il ruolo di chi ne fa parte non è più così chiaro e definito una volta per tutte, le variabili sono tante, ogni situazione è a sé.

Possiamo quindi stabilire con certezza qual è il ruolo dei nonni? Forse i confini sono più labili e dare una definizione univoca è impossibile. Quello che è certo è che alcuni conflitti tra genitori e nonni nell’educazione dei figli e nipoti sono presenti oggi come un tempo, e a ben vedere alcune dinamiche non sono mutate poi così tanto.

Senza banalizzare e semplificare troppo proviamo allora a riflettere e analizzare insieme possibili suggerimenti che ciascuno potrà adattare alla propria esperienza familiare.


I nonni non dovrebbero essere considerati i meri sostituti dei genitori
, anzi è importante che venga loro riconosciuto un ruolo del tutto unico, senza dimenticarsi che continuano ad essere “i genitori dei genitori”. E in quanto tali non possono sostituirsi a loro sollevandoli dalla fatica, ma al contrario possono chiedersi “In che modo posso aiutare mio figlio a fare il genitore?”. Da qui l’importanza del nonno di fare un passo indietro, aiutando il genitore ad assumersi le sue responsabilità, a fare il suo tentativo con il bambino, non dicendo “Si fa così”. Questa forse è la vera fatica.

La fiducia e il rispetto reciproci sono la premessa. Attenzione, parliamo di aspetti importanti che però si mostrano nei piccoli gesti quotidiani, nel rispettare le scelte altrui anche se non si condividono in pieno, nel chiedere e dare consigli senza sentirsi giudicati o inadeguati, nell’accettare la diversità dei punti di vista senza delegare e senza sopraffare. Reciprocamente.

Queste cose non sono scontate, soprattutto quando si vive una quotidianità nella quale barcamenarsi tra lavoro, notti insonni, piccole tensioni e nervosismi.

Ruoli diversi: non è una lotta di potere, ma questione di responsabilità diverse.

La nascita di un bambino dà un nuovo nome a tutti i membri della famiglia, ma anche una nuova funzione. I genitori si trovano a doversi inventare un nuovo cammino, ma anche per i nonni è un’esperienza nuova. È un percorso inedito per tutti che mette in gioco emozioni ma anche preoccupazioni, dubbi e fatiche.

Semplificando molto possiamo forse dire che i genitori hanno la responsabilità dell’educazione quotidiana dei propri figli, l’educazione alle regole e alle situazioni di vita che la famiglia affronta. Hanno la progettualità principale su di loro.

I nonni, pur inevitabilmente avendo dei compiti importanti anche nell’educazione, hanno tra le responsabilità fondamentali per la crescita del nipote quella del racconto delle storie di famiglia. Sono la memoria vivente della famiglia allargata, sono i detentori della sua storia, una storia di legami che durano nel tempo.

I nonni creano con i nipoti un legame del tutto diverso da quello che hanno creato in passato con i figli. Non si sono tutto ad un tratto “rimbambiti” come a volte si sente dalla bocca dei genitori, che si lamentano dei tanto famigerati “vizi”. È semplicemente un segnale che il ruolo e le responsabilità dei nonni sono diversi dai loro, e questo è perfettamente coerente, per quanto a volte faticoso da gestire nella quotidianità. A volte sarebbe utile che anche i nonni, però, ricordassero, quanta fatica si fa ad essere genitori…

Come accordarsi senza “pestarsi i piedi”? Comunicarsi le regole.

La situazione ideale, ma non sempre realizzabile, è che i genitori di comune accordo definiscano insieme quali sono le regole (poche e chiare) che vorrebbero i loro figli seguissero anche in presenza dei nonni. Ciò su cui è importante per loro “lavorare” tutti insieme in quel momento, ciò su cui vale la pena incanalare le energie e le fatiche (di tutti!) perché passino come valori ai figli. Possono chiedere pertanto ai nonni di condividere e mantenere queste regole anche quando il bambino è solo con loro. Ci deve però essere buon senso: i genitori non posso dare troppe regole, né al bambino, né ai nonni. I nonni allo stesso modo dovrebbero comunicare quali sono le regole per loro imprescindibili che vogliono che i bambini rispettino quando sono soli con loro.

È importante che tra adulti ci sia confronto e rispetto delle regole dell’altro ed un passo indietro lo devono fare anche i genitori quando i nonni si occupano del nipote.

Su tutto il resto invece ognuno avrà i propri metodi educativi, siete persone diverse, con idee diverse. E se i genitori e nonni hanno fiducia reciproca riusciranno anche a comprendere come per i bambini vivere in ambienti diversi con regole diverse è arricchente.

 
Ciò che confonde i bambini non è ricevere da persone con cui hanno relazioni diverse regole diverse.
Sono molto competenti in questo senso e per loro non è difficile comprendere che con persone diverse o in ambienti diversi le regole cambiano. Anzi.

Quello che li può confondere davvero è sentire tensione e assistere allo screditamento reciproco tra figure per loro importanti e alle quali sono affezionati: genitori e nonni.

I bambini devono capire che c’è un alleanza tra gli adulti, se esiste davvero.


Come si affronta il conflitto?
Nonostante tutto a volte il conflitto è inevitabile. Come affrontarlo? Possibilmente non davanti ai bambini, e non con battutine e frecciatine. Il bambino, soprattutto se piccolo, non può ancora comprendere il sarcasmo, ma avverte chiaramente la tensione e l’ambiguità. Se il conflitto avviene davanti al bambino è importante che venga ripreso in un secondo momento con calma, spiegando che a volte anche gli adulti litigano. Allo stesso modo è importante ed educativo che assistano anche alle fasi di riconciliazione.

Lucia Riva e Elisabetta Vitali

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru www.consulenzapedagogicakoru.it

Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

 

 

 

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