Siamo ancora una coppia?

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Cosa succede ad una coppia quando si diventa genitori?

Più volte durante le consulenze familiari ci è capitato di chiedere ai genitori di fronte a noi come è cambiata la loro vita con l’arrivo di un figlio. Infatti, per quanto ci si possa essere preparati durante la gravidanza, la nascita di un bambino sconvolge gli equilibri e tutto il sistema famiglia attraversa una fase assolutamente fisiologica di ridefinizione di priorità, energie, responsabilità, tempi e spazi. È appunto un fase importante di riequilibrio, che i genitori devono potersi vivere in pieno e in serenità. Il problema è che spesso si protrae nel tempo così a lungo che diventa “totalizzante”.

Vediamo di spiegarci meglio. Ognuno di noi nella propria esistenza si gioca molti ruoli contemporaneamente: siamo allo stesso tempo figli, fratelli, amici, lavoratori, mariti/mogli ecc. E questo è fonte di arricchimento per la nostra identità. Ma spesso succede che nel passaggio da coppia a genitori, il ruolo di padre e di madre vada a sostituire (e non semplicemente ad affiancare) quello di marito e di moglie. La coppia scompare e si diventa “solo” una mamma e un papà.

E se questo è assolutamente naturale in un momento iniziale in cui la priorità è quella ci accudire un neonato che dipende totalmente da noi, in un momento successivo nasce invece la necessità di ritrovarsi anche come individui che si sono scelti e hanno progettato una vita insieme.

Che fine ha fatto quella coppia di innamorati che aveva interessi e desideri in comune?

Sono stati letteralmente sommersi da pannolini da cambiare, pianti da consolare, gelosie da gestire, nervosismi, problemi al lavoro, stanchezza e notti in bianco, pediatri, riunioni con gli insegnanti e capricci. Si comunica informandosi a vicenda su questa quotidianità, e non ci sono più né tempo né energie per fermarsi e dare spazio a noi e all’altro, per dirci come stiamo e per condividere pensieri ed emozioni.

Come riscoprirsi coppia? Come proteggere e prendersi cura di questa parte così importante della vita familiare senza sentirsi in colpa verso i figli?

Facile a dirsi, difficile a farsi, verrebbe da dire. Perché è questo che ci dicono spesso i genitori. Vivono come egoismo personale il ritagliarsi dei piccoli spazi per sé affidando i figli per qualche ora a qualcun altro, tanto da arrivare a rinunciare a questi momenti. Pensano che i bambini a casa soffrano perché sentono la loro mancanza, ma non riconoscono che spesso in realtà è prima di tutto una loro fatica personale (che i figli per altro percepiscono benissimo).

Può essere invece molto importante ed educativo per un bambino vedere mamma e papà affiatati, sereni e attenti l’uno all’altra. In questo modo si ristabilisce anche un “sano confine” nel sistema famiglia tra genitori e figli, dove ci sono affetto e rispetto reciproci ma una chiara una distinzione di ruoli.

Un piccolo suggerimento potrebbe essere quello di programmare dei momenti da passare da soli fuori casa, qualche ora per una cena, un cinema o un interesse comune. Momenti in cui non parlare delle incombenze quotidiane: lasciate i figli a casa non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Per far ciò c’è bisogno di organizzazione: sapere che il bambino è accudito da qualcuno di fiducia vi aiuterà a rilassarvi e l’attesa di questi momenti esclusivi per voi potrebbe aumentare il piacere di ritrovarvi. Se non ve la sentite ancora o non potete affidare vostro figlio a nessuno, programmate una cena a casa da soli o un film in dvd quando il piccolo dorme.

Dedicatevi un piccolo spazio reciproco durante la giornata. Questo può essere decisamente più difficile e faticoso. A volte infatti appena il bimbo si addormenta non si vede l’ora di mettersi a letto o prendersi dieci minuti di relax per leggere il giornale o farsi un doccia come si deve. Spazi individuali sacrosanti. Cercate però di trovare anche qualche attimo da condividere per “ritrovarvi”, raccontarvi come state e fare progetti.

Approfittate dell’estate e delle ferie. Questo è un periodo “rallentato” per definizione durante il quale ci si rilassa maggiormente ed è più facile trovare le energie e il tempo per dedicarsi alla coppia con piccole attenzioni quotidiane. Sperimentate e fate sperimentare ai vostri bambini queste nuove piccole abitudini tra voi adulti: sarà più facile per tutti mantenerle anche una volta tornati a casa.

Lucia Riva e Elisabetta Vitali

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru

www.consulenzapedagogicakoru.it

Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

 

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