Sos Genitori. Mamma, così mi pensi anche quando non ci vediamo

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RUBRICA – Care mamme e cari papà, questa settimana abbiamo deciso di dedicare questo spazio ai piccoli ma preziosi momenti quotidiani nei quali abbiamo l’occasione di andare un po’ più in profondità nella relazione con i nostri figli. Stiamo parlando di quegli attimi, tanto veloci e imprevisti quanto preziosi se riusciamo a coglierli, dove un gesto o una parola ci permettono di toccare ed essere toccati nel profondo, di fermarsi e rendersi conto di quanto molto sfugge nella quotidianità ma altrettanto resta nella memoria delle emozioni.

E i bambini in questo sono dei veri e propri maestri, capaci di riportarci in un attimo all’importanza delle piccole cose.

sos_genitori“Ore 7. In casa tutti si stanno preparando per uscire. Mamma e papà, con un occhio all’orologio, cercano di terminare la vestizione delle figlie di uno e tre anni, tra canzoncine e solleciti. Piccole routines quotidiane, sempre un po’ di fretta, cercando di mantenere un clima sereno ma senza arrivare in ritardo al lavoro. Tutti e quattro più o meno pronti, denti lavati, capelli pettinati, grembiulini indossati. Ci si muove velocemente tra una stanza e l’altra, ripensando a tutto quello che c’è da fare per non dimenticarsi nulla. Avvisi firmati, borse del lavoro pronte, borse del cambio per i nonni anche. Insomma, in qualche modo ne stiamo venendo a capo.

Sono gli ultimi momenti tutti insieme. Poi ci saluteremo nel parcheggio sotto casa e inizierà per ciascuno una giornata diversa, chi al lavoro, chi al nido e alla scuola dell’infanzia. Fino alla sera verso le cinque, quando uno alla volta varcheremo la soglia di casa per ritrovarci ancora insieme.

E’ ora di uscire. Le giacche e le borse pronte sul lettone. Ecco che lei, la bimba più grande, sta armeggiando con la sua borsetta dei tesori, dove tiene le cose più preziose che possiede: qualche disegno ripiegato più e più volte, gli adesivi e i palloncini da gonfiare tanto amati. E’ tutta intenta a cercare qualcosa e non ascolta i richiami a mettere la giacca perché è ora di andare. Noi genitori iniziamo a innervosirci, ce l’avevamo quasi fatta ad uscire in orario…

Lei con calma finalmente si avvicina e mi dice: “Mamma, tieni questo palloncino in tasca, così quando lo trovi oggi al lavoro pensi a me”.

Poche parole che però dicono tanto. La consapevolezza che saremo lontane e non ci vedremo per tutto il giorno. La sua soluzione creativa: un dono prezioso e concreto che mi riporti con la mente e il cuore a lei. Ma non solo. Ingenuamente le dico: “Grazie, è un pensiero bellissimo. Tutte le volte che metterò la mano in tasca e lo toccherò penserò a te e alla tua sorellina”. E lei: “No mamma, il palloncino è mio, devi pensare a me. Per lei scegliamo un’altra cosa”.

Ho capito. Finalmente.

Ha trovato il suo modo, unico e speciale, per avere uno spazio tutto suo nella mia giornata. Da non dividere con nessuno.

Noi genitori ci crucciamo spesso di non riuscire a dedicare ai nostri figli tutto il tempo che vorremmo. E se i figli sono più di uno si vorrebbe trovare dei momenti unici con ciascuno, ma spesso non ci si riesce. A tre anni mi ha ricordato quanto è importante il passare insieme del tempo, ma quanto è altrettanto importante per un bambino sapere di “essere nella testa e nel cuore” dei propri genitori. E avere un posto tutto per sé. Senza salti mortali. Senza grosse organizzazioni.

Per il momento è diventato il nostro nuovo rito mattutino. Prima di uscire io e il papà gli riconsegniamo il palloncino datoci il giorno prima e lei ne sceglie uno di un nuovo colore da metterci in tasca. Pezzetti di lei da portare con noi. A volte basta questo, piccole attenzioni. Sapere di esserci, nella nostra unicità, lontani ma vicini, grazie a piccoli tesori in fondo alle tasche”.

Lucia Riva e Elisabetta Vitali

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru – www.consulenzapedagogicakoru.it
Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

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