Visita al cimitero?

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Questa settimana ci ha contattato una coppia di genitori, chiedendoci un consiglio rispetto alla partecipazione della figlia alle tradizionali visite al cimitero il giorno della commemorazione dei defunti:

“Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 4 anni e mezzo. In vista del 2 novembre, io e mio marito ci stiamo interrogando sull’opportunità o meno di portare la piccola al cimitero con noi. Sarebbe la prima volta per lei. Inoltre da poco è deceduta mia madre ed abbiamo deciso di comune accordo di non portarla al funerale. Ho quindi il timore che in quest’occasione mia figlia mi faccia una serie di domande alle quali non sono ancora in grado di rispondere serenamente, o rimanga traumatizzata dalle mie reazioni di pianto davanti alla lapide. Mio marito invece insiste per portarla, proprio perché la nonna è “sparita” e lei ogni tanto ci chiede dov’è andata nonostante ne abbiamo già parlato molte volte…”.

Abbiamo già trattato in modo più generico nei mesi scorsi l’argomento della morte e delle domande dei bambini di fronte ad essa. Entriamo qui ora più nello specifico.

Partiamo dalla considerazione che la ricorrenza della Commemorazione dei defunti potrebbe essere un’ottima occasione per far visitare ad un bambino per la prima volta il cimitero, rispetto ad esempio alla sepoltura di una persona cara. Il primo incontro con questo luogo può infatti dare l’occasione all’adulto di introdurre l’argomento della morte e del morire, a volte difficile persino da iniziare, e il fatto di farlo in un’occasione non emotivamente troppo “carica” può facilitare le cose. Il 2 novembre, inoltre, per tradizione il cimitero appare curato, con molti fiori, lumini accesi e molte persone che lo frequentano. Può quindi apparire come un “luogo di pace” nel quale andare a trovare chi ci ha lasciato, prendendoci cura (insieme ai bambini) anche del luogo dove riposa. Può quindi fare “meno paura” rispetto ad un funerale, con i parenti che piangono, la bara che viene interrata ecc.

La situazione riportata da questa mamma è però diversa.

Da poco c’è stato un lutto in famiglia e la bambina non ha partecipato al funerale. La nonna non è più presente ma non le è ben chiaro dove sia andata. Inoltre, la visita al cimitero, soprattutto per la mamma, avrà probabilmente ancora un impatto emotivo molto forte.

Cosa fare allora?

Prima di tutto sarebbe opportuno parlare con la bambina, chiarendole che fine ha fatto la nonna e chiedendole se vuole vedere il luogo dove è sepolta. E’ infatti una scelta che non va mai imposta. E’ opportuno anche preannunciarle cosa vedrà (come è fatto il cimitero, come è la tomba, la presenza della foto e dei fiori ecc.). Prepararla quindi, anche alle possibili reazioni della mamma. Le si potrebbe ad esempio spiegare che la mamma è triste per la morte della nonna, e quando si è tristi a volte si piange.

E’ quindi l’occasione per aprire il discorso sulla morte, lasciando spazio anche alla piccola per esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni rispetto alla scomparsa della nonna.

Se si decide per la visita al cimitero, è importante che la bimba venga accompagnata anche da qualcuno meno coinvolto emotivamente, magari scelto da lei stessa, pronto a rispondere alle domande che vorrà porre una volta arrivati. Questo permetterà anche alla mamma di avere maggiore libertà di vivere il suo dolore.

Una possibile alternativa è quella di rinviare la visita in un giorno in cui saranno presenti meno persone, in cui vivere questo momento con maggiore intimità.

Se invece la bambina decidesse di non voler andare al cimitero, è opportuno rassicurarla del fatto che anche questa scelta va bene e che quando vorrà e se la sentirà vi verrà accompagnata volentieri. Le si potrebbe inoltre chiedere se vuole fare qualcosa da portare alla nonna, un disegno, un bigliettino, o scegliere i fiori. Potrebbe essere il suo modo di iniziare ad accettare e partecipare gradualmente alla nuova realtà della quale è venuta a conoscenza.

Lucia Riva e Elisabetta Vitali

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru www.consulenzapedagogicakoru.it

Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

 

 

 

 

 

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