L’ex Albergo Calolzio diventa il set di un film sull’anarchico Gaetano Bresci

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Il regista Nicolò Tonani tra gli attori protagonisti Giuseppe Amelio e Valentina Di Simone

Nell’antica struttura di via Galli è stata fedelmente ricostruita una casa di tolleranza del 1900

Le riprese del film “Un delitto ideale” (il titolo è ancora provvisorio) si concluderanno il 10 luglio per spostarsi a Pizzighettone

CALOLZIOCORTE – L’ex Albergo Calolzio, storico edificio dei primi del ‘900, ha riaperto i battenti in questi giorni per ospitare un set cinematografico. La struttura, ancora nel cuore e nei ricordi di tanti calolziesi, è rimasta aperta fino all’inizio degli Anni ’80 quando, non più albergo, ospitò nella parte inferiore una pizzeria.

Tanti in questi giorni hanno notato un insolito movimento nel vecchio edificio di via Galli, di proprietà privata, dove si sta girando un film su Gaetano Bresci, un anarchico che la sera di domenica 29 luglio 1900, poco dopo le 22, a Monza, uccise il re d’Italia Umberto I di Savoia, sparandogli contro tre o quattro colpi di rivoltella colpendolo alla spalla, al polmone e al cuore.

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La notte prima dell’omicidio, però, Bresci decise di passarla in una casa di tolleranza di Milano, la cui ambientazione è stata fedelmente ricostruita proprio nell’ex Albergo Calolzio visto che l’edificio storico di Milano oggi non è più agibile perché in rovina. Grazie ad alcune amicizie e alla conoscenza dei luoghi del produttore esecutivo Guido Berardinelli (nato a Lecco e vissuto a Garlate per i primi anni di vita), la casa di produzione cinematografica Anno 404 (amministratore Cesare Geremia Giromini) è arrivata a scoprire l’edificio calolziese ritenuto ideale per far rivivere le atmosfere di una casa chiusa del 1900.

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“La sceneggiatura è stata strutturata sulla leggenda secondo cui Gaetano Bresci, la notte antecedente il regicidio, abbia provato a far redimere una prostituta in una casa chiusa di Milano. Il film racconta dalla notte prima fino al regicidio e si ferma alla sentenza di ergastolo – ha raccontato il regista Nicolò Tonani -. Il film cerca di entrare nella testa di questo anarchico per raccontare gli ideali che lo hanno spinto a compiere questo gesto ben sapendo che avrebbe avuto conseguenze estreme per se stesso”.

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L’assessore Cristina Valsecchi e il vicesindaco Aldo Valsecchi sul set con gli attori, il regista e il produttore

La parte di Gaetano Bresci è affidata a Giuseppe Amelio (nipote del noto regista e sceneggiatore Gianni Amelio), mentre l’attrice Valentina Di Simone interpreta la parte della prostituta che rappresenta il contraltare al modo di pensare dell’anarchico. Il titolo, ancora provvisorio, è “Un delitto ideale” e il film sarà distribuito nelle sale cinematografiche e sulle piattaforme di streaming.

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Grande attenzione ai dettagli storici realistici: “Abbiamo puntato molto l’attenzione su questo aspetto – ha detto il produttore esecutivo -. Ad esempio abbiamo fatto un accordo con Sella Cantine, unica azienda vinicola che, all’epoca, forniva ufficialmente il vino anche alla Casa Reale che ci ha concesso di utilizzare nelle scene alcune bottiglie storiche, proprio dell’anno 1900, per avere un realismo il più preciso possibile”.

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Le riprese proseguiranno all’incirca fino al 10 luglio, poi la troupe si sposterà a Pizzighettone (CR) nel Museo delle Prigioni dove verranno girate le scene dell’incarcerazione e dell’interrogatorio da cui partirà il film. Al film collaborano anche due giovani stagisti di Calolzio, Marco e Aldo, grandi appassionati che si stanno impegnando davvero molto passando anche 12 ore sul set. Ignazio Albanese, antiquario con negozio a Calolzio e fratello del noto attore Antonio, ha prestato alcuni oggetti di scena e farà la comparsa nel film.

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I giovani stagisti di Calolzio che collaborano al film

Un ringraziamento da parte della produzione è stato rivolto anche all’amministrazione comunale di Calolziocorte (erano presenti sul set l’assessore Cristina Valsecchi e il vice sindaco Aldo Valsecchi) per il supporto fornito nella risoluzione di alcune situazioni di difficoltà. “Per noi è un onore ospitarvi – ha detto Cristina Valsecchi -. E’ stata un’emozione poter entrare in un luogo storico della nostra città di cui, fino ad oggi, conservavamo soltanto vaghi ricordi. E’ stato bello vederlo anche rivivere in questo magnifico allestimento”.