Nonostante il calo delle nascite il servizio è sempre più richiesto dalle famiglie
Attesa per il nuovo nido di Bonacina che ospiterà fino a 32 bambini
LECCO – Cresce la richiesta di asili nido, nonostante il calo della natalità. A dirlo sono i numeri relativi alle due strutture comunali della città, il nido Arca di Noè a San Giovanni e Arcobaleno di Pescarenico, dove la lista di attesa oggi conta 118 bambini, inclusi i 32 che frequenteranno il terzo nido comunale della città in costruzione a Bonacina.
“Le famiglie hanno meno figli ma quando li hanno ricercano molto spesso un servizio per la prima infanzia – spiega l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni – le ragioni le sappiamo: il nido è visto non solo come strumento di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro ma anche come scelta educativa per il proprio figlio o figlia. I nidi comunali inoltre sono molto spesso il primo contatto tra i minori e la comunità e molto spesso i neo genitori beneficiano del confronto con altri neo genitori, in un momento della vita unico e nuovo. Nei nostri nidi, poi, si lavora molto sullo sviluppo delle competenze del bambino e sul dialogo intergenerazionale”.

Secondo la strategia di Lisbona, dove i Paesi dell’Unione Europea hanno condiviso gli obiettivi per formazione e istruzione, il rapporto tra servizi di prima infanzia e minori 0-3 anni deve essere almeno del 33%. “La città di Lecco, contando tutte le strutture attualmente presenti in città, quindi i due nidi comunali, i privati, i privati accreditati e i centri prima infanzia, si aggira già oggi al 50%” ha specificato l’assessore.
La capienza dei due nidi comunali cittadini è di 60 posti ciascuno, ampliata del 20% grazie alla normativa: “Abbiamo deciso di intraprendere questa strada come amministrazione così da offrire ancor prima dell’apertura del nuovo nido di Bonacina maggiori posti per le famiglie – ha fatto sapere Manzoni – oggi il nido L’Arca di Noé di San Giovanni ospita 72 bambini mentre L’Arcobaleno di Pescarenico, per questioni logistiche, 64, per un totale di 136 posti”.
Il nido in costruzione a Bonacina ospiterà invece fino a 32 minori (già conteggiati nella corposa lista di attesa): complessivamente dunque i tre nidi comunali potranno ospitare fino a 170 bambini. La struttura di Bonacina, però, contrariamente a quanto preventivato, non sarà probabilmente pronta per settembre a causa di alcuni ritardi nei lavori (leggi qui).
“I nuclei che iscrivono il minore fin dai primi giorni dalla nascita vedono la richiesta accolta in linea di massima nel corso del primo anno di vita – ha spiegato ancora Manzoni – mentre per altri nuclei che decidono solo dopo qualche mese o magari di fronte a necessità improvvise è più difficile. Rimane però la possibilità di inserire il minore nelle strutture del privato sociale con cui il comune ha stipulato la convenzione proprio per ampliare l’offerta pubblica di servizi per la prima infanzia. Le famiglie che inseriscono i minori in queste strutture – ha concluso l’assessore – hanno le medesime condizioni di abbattimento della retta grazie alla misura Nidi Gratis e INPS che hanno le famiglie che iscrivono il minore nel nido comunale”.