Una rappresentanza di studenti ha incontrato l’amministrazione comunale
L’assessore Manzoni: “Centrale il tema abitativo”
LECCO – Studentato e caro affitti, ma anche progetti per vivere di più e meglio la città: sono questi i temi trattati nell’incontro avvenuto la scorsa settimana tra una rappresentanza degli studenti del polo di Lecco del Politecnico di Milano e l’amministrazione comunale. Un momento voluto ed organizzato dai consiglieri comunali Pietro Regazzoni e Nicolò Paindelli, presenti insieme al sindaco Mauro Gattinoni e all’Assessore Emanuele Manzoni.
“E’ stato un incontro molto proficuo – ha fatto sapere quest’ultimo – abbiamo trattato diversi temi, in particolare quello relativo al diritto allo studio e all’abitare. La situazione è nota, il rincaro dei prezzi sugli affitti colpisce in particolare modo gli studenti che scelgono principalmente affitti brevi. Ci hanno parlato di costi che arrivano anche a 600-700 euro per una stanza. Abbiamo condiviso con loro il lavoro dell’amministrazione comunale che a marzo ha approvato il piano triennale dei servizi abitativi con diverse progettualità anche per il futuro degli studenti. A questo proposito, l’idea di realizzare uno studentato in Via Marco D’Oggiono, nell’edificio dell’ex Politecnico, è piaciuta: qui potremo affittare camere a prezzi calmierati”. L’assessore ha precisato: “Compito delle programmazioni politiche sarà anche evitare che si generi concorrenza sul mercato della locazione tra la domanda ‘ordinaria’ dei nuclei residenti e la domanda ‘temporanea’ espressa dagli studenti”.
Manzoni ha continuato: “L’altro tema emerso da parte degli studenti riguarda la fruizione della città. Su 2 mila studenti iscritti al Politecnico 1.200 sono fuorisede e 1/3, circa 600, stranieri. Il polo universitario offre tante esperienze e servizi ma gli studenti ci hanno chiesto di estenderle alla città, un obiettivo che condividiamo e sul quale daremo massima disponibilità: investire su Lecco ‘città studentesca’ è un investimento sul territorio, dal momento che gli studenti che oggi frequentano il Politecnico domani potrebbero anche decidere di venire a vivere in città” ha concluso.